Reggio Calabria, Istat e indici dei prezzi al consumo nel mese di Luglio 2020: variazione del -0,3% rispetto all’anno precedente

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Variazione indici dei prezzi al consumo della città di Reggio Calabria nel mese di luglio 2020: i dati definitivi

Gli indici dei prezzi al consumo di Luglio 2020 sono stati elaborati nel contesto di progressiva riduzione della gravità dell’emergenza sanitaria dovuta al diffondersi del Covid-19 in Italia e di riapertura graduale di buona parte delle attività commerciali di offerta di beni e servizi di consumo. Pur rimanendo sopra la norma, il numero di mancate rilevazioni è quindi diminuito. L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha consentito di ridurre gli effetti negativi dell’elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo. La situazione che si è venuta determinando e le modalità con le quali è stata affrontata sono illustrate nella Nota metodologica, alle pagine 24 e 25, del comunicato stampa diffuso oggi dall’Istat. Come ricordato nella Nota metodologica dell’Istat, gli indici ai diversi livelli di aggregazione, sia nazionali sia locali, che hanno avuto una quota di imputazioni superiore al 50% (in termini di prezzi mancanti e/o di peso), sono segnalati mediante l’utilizzo del flag “i” (dato imputato).

Nel mese di Luglio l’Indice dei Prezzi al Consumo per l’intera collettività nazionale (NIC) della città di Reggio Calabria, registra una variazione rispetto allo stesso mese dell’anno precedente pari a – 0,3%. La variazione congiunturale, ossia rispetto al mese precedente, è pari a – 0,1%.

A livello congiunturale, le divisioni di spesa con significative variazioni in aumento sono:

“Servizi ricettivi e di ristorazione” (1,5%); “Trasporti” (0,8%);”Bevande alcoliche e tabacchi” (+0,4%); “Ricreazione, spettacoli e cultura” (0,2%);“Mobili, articoli e servizi per la casa”(+0,2%).

Si rilevano variazioni di segno negativo su:

“Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (-1,3%); “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (- 0,8%); Comunicazioni” (-0,3%).

Rimane invariata la divisione “Altri beni e servizi , “Abbigliamento e calzature”, “Istruzione” e “Servizi sanitari e spese per la salute”.

Su base annua, le divisioni di spesa con significative variazioni in aumento sono:

“Bevande alcoliche e tabacchi” (+3,6%);”Altri beni e servizi” (+1,9 “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+1,6%); “Prodotti alimentari e bevande analcoliche”(+0,8%); “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+0,3%); “Abbigliamento e calzature” (+0,2%), “Servizi sanitari e spese per la salute” (+0,2%).

Si rilevano variazioni di segno negativo su: “Trasporti” (-3,7%); “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (-3,7%); “Istruzione” (-3,3%); “Comunicazioni” (-2,2%); “Ricreazione, spettacoli e cultura” (-0,3%);

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