Emergenza Covid in Sicilia, Siracusano (FI): “Immigrazione incontrollata mette a rischio prezioso lavoro di questi mesi, la Sicilia non è il porto d’Europa”

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Matilde Siracusano (FI) critica sulla gestione degli sbarchi dei migranti in Sicilia. Secondo la deputata si stanno vanificando gli sforzi fatti dagli abitanti durante il lockdown per limitare il diffondersi de Coronavirus

La Sicilia si è difesa – grazie al grande lavoro degli amministratori locali e al senso di responsabilità dei cittadini – dall’emergenza Coronavirus nei mesi più caldi della pandemia”. Così Matilde Siracusano, deputata di Forza Italia.

I siciliani – prosegue Siracusano – hanno rispettato in modo maniacale le disposizioni di sicurezza, il distanziamento sociale, le regole che sono via via arrivate nei momenti più acuti del contagio. Anche coloro che sono rientrati dalle Regioni Settentrionali hanno rispettato la quarantena e così l‘isola ha salvaguardato la salute dei suoi cittadini e, in parte, del suo tessuto economico.
Adesso, a causa dell’immigrazione incontrollata delle ultime settimane – con il governo complice e silente -, il prezioso lavoro fatto in questi mesi rischia di essere gettato alle ortiche.
Ieri si sono registrati 89 nuovi casi di Coronavirus, su 2.860 tamponi: 71 di loro sono migranti, 64 solo a Pozzallo
Questa è una vera e propria emergenza che il premier Conte e il ministro Lamorgese non possono più permettersi di sottovalutare: occorre agire. La Sicilia non è il porto d’Europa e i cittadini siciliani sono stanchi di pagare sulla propria pelle il prezzo dell’inadeguatezza di chi, tra Roma e Bruxelles, non è in grado di prendere decisioni coraggiose per bloccare e gestire in modo adeguato i flussi migratori. Adesso basta, ci sia uno scatto di dignità”.

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