Morte di Viviana Parisi e del figlio Gioele: la priorità di un’associazione ambientalista è che non si parli del ruolo degli animali nella vicenda

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Messina. Morte di Viviana Parisi e del figlio Gioele, la priorità dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente in questa terribile vicenda è che non si mettano in cattiva luce gli animali

Nel contesto della tragica vicenda legata alla morte di Viviana Parisi e Gioele Mondello, la mamma ed il figlio scomparsi lo scorso 3 agosto, i cui cadaveri sono stati ritrovati rispettivamente l’8 agosto ed il 19 agosto, c’è chi come Lorenzo Croce, presidente dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, trova tempo ed energie per gridare allo scandalo in relazione alle ipotesi formulate relativamente al ruolo che potrebbero aver giocato alcuni animali nella vicenda.

È da giorni infatti che, sulla base di quanto evidenziato dagli esami autoptici, si ritiene plausibile che alcuni animali possano essere entrati in contatto con mamma e figlio, verosimilmente dopo che entrambi erano deceduti, dinamica che spiegherebbe, tra le altre cose, anche il motivo per cui tronco e capo del piccolo Gioele sarebbero stati rinvenuti in due luoghi distanti tra loro svariate decine di metri.

Ciò detto, nonostante l’ipotesi sia stata formulata basandosi sugli indizi riscontrati a seguito di analisi scientifiche, e non già su valutazioni astratte miranti a sottendere una sorta di aggressività intrinseca propria agli animali che abitano i boschi nei dintorni di Caronia, la sensibilità dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente e del suo Presidente ha fatto sì che questi ultimi ritenessero prioritario, in un così tragico contesto, ammonire chiunque dal prendere anche solo in considerazione le evidenze scientifiche rilevate dagli esami autoptici, per evitare ripercussioni sugli animali.

Questo il testo della nota diffusa dall’AIDAA: “Abbiamo il massimo rispetto per la tragica fine che il destino ha riservato a Gioele ed alla sua mamma ed esprimiamo il più sentito cordoglio al padre ed ai famigliari per questa che è riduttivo definire una tragedia, ma invitiamo tutti a non strumentalizzare gli animali in questa terribile vicenda”.

Sono giornisi legge ancora- che vengono diffuse notizie che parlano ora dell’aggressione di cani selvatici, ora di aggressioni di rottweiler e da ultimo della responsabilità dei maiali nello scempio del corpo del piccolo Gioele. Invitiamo tutti ad abbassare i toni e ad aspettare rigorosamente l’esito degli esami autoptici e di laboratorio prima di lasciarsi andare in suggestive quanto fantasiose dichiarazioni”.

Ripeto– continua Croce- proprio per il rispetto che dobbiamo ai questi morti ed ai loro familiari evitiamo di dare credito a voci di corridoio spesso messe in giro al solo scopo di creare scalpore o per fare qualche titolo giornalistico. La situazione sugli animali selvatici e non in quella zona è delicata- prosegue la nota AIDAA – e il rischio che la strumentalizzazione di questa vicenda porti a conclusioni affrettate che possono produrre uno sterminio di cani randagi o altri animali selvatici per avvelenamento è tutt’altro che ipotetica. E soprattutto intendiamo chiedere maggiore prudenza a chi è andato in televisione a dire che gli animali sono responsabili di queste morti, o ancora peggio a chi in queste ore sta strumentalmente usando questa vicenda per chiedere come ha fatto qualcuno lo sterminio di massa degli animali selvatici”.

Lasciamo che le indagini facciano il loro corso ma soprattutto abbiamo rispetto tutti insieme di questa tragedia che ha colpito una intera famiglia e la intera comunità isolana e nazionale per la morte di Gioele e della sua mamma ed attendiamo con il massimo rispetto gli esiti degli accertamenti prima di proferire parole che possono suonare nella migliore delle ipotesi come strumentali o che nella peggiore possano provocare volutamente o meno una strage di randagi o animali selvatici”.

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