Caso Viviana Parisi: “Il parabrezza della macchina era già rotto”, non è stato danneggiato da un impatto con Gioele

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Messina. Proseguono gli approfondimenti sul caso Viviana Parisi sia sui corpi delle vittime che nei luoghi dove queste sono state ritrovate. La settimana prossima previsto un vertice tra i tecnici per fare il punto sulle indagini

Consulenti medici e specialisti nominati dal Procuratore di Patti, Angelo Vittorio Cavallo, al fine di fare chiarezza sul caso della morte di Viviana Parisi e del figlio Gioele Mondello, si riuniranno la settimana prossima per un Vertice al Policlinico di Messina.
La finalità dell’incontro è fare il punto sulle indagini mediche relative ai resti di madre e figlio e pertanto saranno presenti i medici legali della Procura, Elvira Ventura Spagnolo e Daniela Sapienza, ma anche altri periti nominati dal magistrato come la geologa forense Roberta Somma.
È probabile che il team di esperti venga affiancato anche dal docente ed entomologo forense Stefano Vanin che ha partecipato all’autopsia. Vi saranno anche altri specialisti, tra cui uno zoologo.

Nel frattempo proseguono le ricerche di altri resti del piccolo Gioele tra i boschi di Caronia. Sul posto i Vigili del Fuoco, che hanno disboscato l’area per consentire che le ricerche vengano svolte in maniera più agevole, e la Polizia scientifica che sarà impegnata ad effettuare rilievi tecnici in casolari, abitazioni e allevamenti presenti nelle aree dove sono stati ritrovati i corpi di Viviana e Gioele.
Gli accertamenti saranno effettuati anche con il luminol, la sostanza che rende fluorescenti le tracce di sangue allo scopo di individuare elementi di natura biologica e procedere all’identificazione degli animali presenti.

Registrato anche un nuovo intervento da parte del padre del bambino, Daniele Mondello, attraverso l’avvocato Pietro Venuti, circa la notizia che il parabrezza della Opel Corsa usata da Viviana quel 3 agosto si fosse lesionato a causa dell’incidente nella galleria Messina-Palermo: “Il parabrezza dell’auto di Viviana Parisi era già rotto, prima del 3 agosto scorso, per un sinistro precedente a quella data“. Sulla base dei rilievi effettuati sull’auto, ieri, aveva infatti ripreso quota l’ipotesi secondo la quale il piccolo Gioele potesse essere deceduto in auto, a seguito dell’incidente occorso subito prima della sparizione di madre e figlio sulla A20.

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