Due pescherecci siciliani sequestrati a largo delle coste libiche, il sindaco di Mazara: “Presenza ministro Di Maio in Libia non può essere una coincidenza”

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Sicilia. Quattro pescherecci siciliani hanno subito un tentativo di sequestro da parte di militari libici, l’equipaggio e i comandanti di 2 di essi sono stati catturati e portati a Bengasi

Due pescherecci facenti capo alla marineria di Mazzara del Vallo, l’Antartide ed il Medinea con a bordo complessivamente 18 marinai sono stati sequestrati mentre si trovavano a circa 38 miglia nautiche a nord dalle coste della Cirenaica da esponenti dell’esercito libico e portati a Bengasi a bordo di alcuni gommoni.

Altri due pescherecci siciliani, l’Anna Madre di Mazara del Vallo e il Natalino di Pozzallo hanno subito un tentativo di sequestro ma sono riusciti ad invertire la rotta in tempo ed a fuggire.

Sulla vicenda è intervenuto Salvatore Quinci, sindaco di Mazara del Vallo con un post sulla sua pagina Facebook. “Siamo molto preoccupati – si legge nel post -. I due motopesca sono stati fermati nella tarda serata di ieri a circa 38 miglia a nord di Bengasi da una motovedetta libica con a bordo militari che hanno intimato agli equipaggi di fermarsi e di seguirli fino al porto. Altri due pescherecci sarebbero riusciti a sfuggire alla cattura. Siamo in continuo contatto con le autorità competenti e seguiamo gli sviluppi della vicenda. La presenza del ministro Di Maio in Libia in questi giorni non può essere una coincidenza“.

A quello del sindaco di Mazara si è aggiunto anche l’intervento dell’assessore regionale per la Pesca mediterranea, Edy Bandiera che ha dichiarato: “Siamo in contatto con la Farnesina per seguire con la massima attenzione la vicenda. Desidero inoltre esprimere, a nome del governo Musumeci, assoluta vicinanza ai pescatori, ai loro familiari e agli armatori”.

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