Scuole, Conte: “riapertura regolare il 14 settembre”. La protesta dei presidi e la scelta delle Regioni, la Calabria posticipa la data

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Riapertura scuole, il Premier Conte annuncia la data del ritorno in classe scatenando le critiche dei presidi: mancanza di banchi, aule e insegnanti

Dopo giorni di dubbi e critiche, con famiglie, insegnanti e presidi a mettere in evidenza la mancanza delle condizioni necessarie per la riapertura delle scuole in sicurezza il 14 settembre, il Premier Giuseppe Conte è intervenuto in conferenza stampa a Palazzo Chigi per fare il punto della situazione. “Abbiamo lavorato intensamente alla riapertura delle scuole – ha sottolineato il Presidente del Consiglio – . Quest’anno avverrà in un contesto nuovo e non facile che sfiderà tutto il sistema Italia. Ma grazie al nostro lavoro l’anno scolastico comincerà regolarmente. Per ripartire dobbiamo fare uno sforzo collettivo. Dobbiamo essere consapevoli che ci sarà qualche disagio. È uno scenario inevitabile, che dobbiamo affrontare senza lasciare che le preoccupazioni abbiano la meglio. Potrà scattare nel peggiore dei casi una quarantena dell’intera classe: ci potranno essere difficoltà, ma invito a rispettare le regole e affrontare con fiducia questo anno. Quest’anno si torna a scuola, in presenza. Ci sarà qualche cambiamento, qualche nuova regola si aggiungerà rispetto a quelle consuete. Il rientro in classe è un rientro in piena sicurezza ed è e sarà il faro di questo governo”“Siamo certi che è stato giusto chiudere le scuole e che è necessario e doveroso riaprirle adesso. Abbiamo l’imperativo morale di restituire alle famiglie e agli studenti un pezzo di normalità, di speranza e di futuro”, ha aggiunto il Ministro all’Istruzione Lucia Azzolina.

Dichiarazioni però che hanno scatenato la protesta dei presidi degli istituti scolastici, i quali lamentano diverse mancanze a solo 5 giorni alla fatidica data. L’associazione presidi avrebbe intenzione di chiedere il rinvio dell’inizio delle lezioni. “È evidente che per riaprire in sicurezza è necessario che alcuni problemi vengano risolti”, con ogni probabilità il termine del 14 settembre non verrà rispettato ovunque. Molti capi d’istituto infatti stanno inviando proprio in questi giorni mail ai primi cittadini delle loro città per chiedere il rinvio della riapertura al 24 settembre. Il presidente Antonello Giannelli ha spiegato che “tutto il personale scolastico è fortemente impegnato per la riapertura delle scuole. A quanto sappiamo, la consegna dei banchi monoposto, gli unici in grado di garantire il distanziamento, è in grave ritardo. Altre due criticità importanti sono quelle delle aule, perché gli enti locali non le hanno reperite ovunque, e l’assegnazione piena dell’organico, ovvero dei docenti da assumere per assicurare il servizio”. Ha quindi concluso sottolineando che sarebbe opportuno valutare eventuali ragionevoli differenziazioni locali, sulla base di accordi tra enti locali e consigli di istituto.

Riapertura scuole: quando si tornerà in aula in Calabria e Sicilia?

Il rientro a scuola sarà diverso da regione a regione e, addirittura, da città a città. Secondo il calendario scolastico aggiornato, il 14 settembre le lezioni riprenderanno in Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto. Anche in Sicilia la data prevista di ripartenza delle scuole è il 14 settembre ma i singoli istituti, anche quelli non sede elettorale per le votazioni del 20-21 settembre, possono fare richiesta per posticipare l’inizio delle lezioni a giovedì 24 settembre, secondo quanto stabilito da una delibera firmata dal governatore Nello Musumeci. In Friuli Venezia Giulia la scuola riprenderà il 16 settembre, mentre il 22 sarà il turno della Sardegna. Infine, hanno deciso di riaprire i battenti giovedì 24 settembre Abruzzo, Basilicata, Calabria, Puglia e che Campania, che nei giorni scorsi hanno diffuso la comunicazione ufficiale sul rinvio.

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