Il ministro del Lavoro in visita a Milazzo: “Stiamo elaborando un intervento per ridurre costo del lavoro al Sud del 30%”

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Messina. Il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, in visita a Milazzo: “Possibile ampliare di 1.200 unità gli addetti ai centri per l’impiego siciliani, bisogna stimolare la Regione a pubblicare i bandi”

I meccanismi del reddito di cittadinanza in Sicilia hanno bisogno di un’accelerazione. A dirlo il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, oggi in visita a Milazzo anche per incontrare i lavoratori della coop e dell’indotto della raffineria.

Il ministro descritto come “fase di attuazione” quella che attualmente caratterizza l’erogazione e l’accesso al reddito di cittadinanza e ha fatto presente che in futuro ci potrà essere la possibilità di assumere nuove risorse umane da destinare ai Centri dell’impiego siciliani, che dovrebbero poter contare su un organico più ampio di 1.200 addetti.

Catalfo ritiene che attualmente si debba stimolare la Regione Siciliana a bandire il relativo concorso attraverso cui dovrebbe essere assunto, da una parte, personale propriamente destinato ai Centri per l’impiego, dall’altra figure deputate a seguire i fruitori del reddito di cittadinanza, disoccupati, lavoratori in transizione da un posto di lavoro all’altro e tutti coloro i quali necessitano di accedere alle politiche attive del lavoro.

Successivamente il ministro ha tratteggiato alcune prospettive relative a come potrebbero essere spese le risorse del Recovery Fund per incentivare il lavoro al Sud, per una volta svincolate dall’onnipresente dibattito sul Ponte. “Quella del Recovery Fund è una grande opportunità: con 209 miliardi di euro si potranno fare interventi strutturali fondamentali per il rilancio dell’occupazione nel Mezzogiorno“.

Insieme al ministro Provenzano – prosegue Catalfo – abbiamo già fatto un intervento importante per poi incidere sulle risorse del Recovery Fund che prevede la diminuzione del costo del lavoro del 30 percento per i lavoratori del Mezzogiorno. Si punterà anche su provvedimenti per l’inserimento lavorativo di giovani e donne collegandoli agli investimenti che sono necessari“.

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