Reggina: si pagano le conseguenze dell’esonero di Atzori! Aggrappiamoci a Di Michele

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di_micheleNon c’è alcun modo per mettere la parola fine all’interminabile crisi della Reggina. È davvero difficile trovare delle soluzioni all’interno della stessa squadra, figuriamoci all’esterno. Nemmeno con il tanto atteso ricambio di uomini delle ultime due partite gli amaranto sono riusciti a fare bella figura, eppure questa volta non c’è nulla da imputare all’impegno dei calciatori che però hanno dimostrato tutti i loro limiti.

La Reggina, al momento, rispecchia appieno la posizione di classifica che occupa. L’unico problema della gestione Atzori prima del suo esonero, quello della scarsa concretezza e della poca pericolosità negli ultimi 16 metri, è indiscutibilmente rimasto. Adesso però è sparito il bel possesso palla, è sparito quel poco d’ordine ed è scomparso il gioco sulle fasce: tutte caratteristiche della Reggina che fu di Atzori fino allo scorso ottobre.

Parlando dei singoli è evidente che l’unico giocatore offensivo in grado di fare la differenza sia David Di Michele, che nel corso degli anni ha sì perso la sua vena realizzativa, ma è addirittura migliorato come rifinitore. Peccato che a raccogliere i suoi palloni deliziosi ci sia stato spesso Cocco, il vero flop di una squadra deludente, come testimoniano i dati impietosi: un solo gol in 19 presenze ufficiali! A non convincere del tutto è la continua staffetta, nelle ultime settimane risoltasi sempre a suo favore, tra lui e Gerardi, con quest’ultimo che meriterebbe la maglia da titolare in pianta stabile.

La sensazione è che la Reggina abbia compromesso il suo cammino il 21 ottobre con l’esonero di Gianluca Atzori, ma aver avuto tifoseria e gran parte della stampa palesemente contro, solo per aver detto una verità evidente, e non per diverse vedute riguardanti il profilo tecnico dell’allenatore, è stata un inevitabile conseguenza che ci ha portato ad una situazione che adesso meritiamo ampiamente!

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