Zona rossa, Speranza: “per Natale no ad altre misure restrittive”. E l’Ue informa che la variante Covid circola già da settembre [VIDEO]

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La comunità scientifica europea non si è mostrata concorde sulla reale pericolosità della cosiddetta “variante inglese” del Coronavirus

La parola d’ordine del Governo italiano è prudenza. La “variante inglese” del Coronavirus ha spinto il Ministro Roberto Speranza ad allinearsi con le misure adottate dal resto dell’Europa e ad emanare l’ordinanza di blocco dei voli in entrata e in uscita dall’Inghilterra (scelta che però ha creato non pochi disagi). Come in altre situazioni di incertezza, l’esponente più “rigorista” dell’esecutivo Conte preferisce sposare la linea della cautela rispetto a quella del rischio. Il Ministro della Salute è stato infatti tra coloro a convincere il Premier a varare un zona ad alternanza di “colori” per l’Italia durante il periodo delle festività del Natale e di Capodanno“Nei primi giorni del 2021, quando l’esito del dibattito scientifico sarà più chiaro, valuteremo l’opportunità di nuovi interventi”, afferma speranza che poi spegne qualsiasi “ipotesi di revisione dei provvedimenti presi per il periodo natalizio”.

Ieri il presidente dell’ISS, Silvio Brusaferro, ha avuto una conference call con i suoi omologhi degli altri Paesi europei. Dall’Inghilterra è arrivata la conferma di uno scenario ritenuto grave, sulla base di alcune evidenze, a partire dal dato dei nuovi casi che si mantiene molto elevato (36 mila al giorno) malgrado il governo Johnson abbia imposto un mese di severe restrizioni. Il Comitato tecnico scientifico ha stimato che la variante del virus possa incidere, a parità di misure adottate, per lo 0,5 dell’indice Rt. Significa che se il questa mutazione del virus dovesse propagarsi, ci vorrebbero altri due mesi di lockdown (o comunque zona rossa) per tornare ai livelli non emergenziali della pressione sulle strutture sanitarie.

Coronavirus: “la nuova variante circola in Europa da settembre, ma l’Italia non è stata informata”

La comunità scientifica europea invece, nella riunione di ieri, non si è mostrata concorde sulla reale pericolosità del ceppo britannico: in particolare gli esperti di Belgio, Olanda, Spagna e Grecia, ritengono che il boom di contagi in Gran Bretagna possa essere dovuto a falle nel sistema delle chiusure, ad allentamenti non dovuti che hanno creato danni anche in altre zone d’Europa. La variante incriminata, in sostanza, potrebbe avere inciso meno di quanto paventato sulla diffusione dell’epidemia. Gli scienziati inglesi hanno confermato che il virus “mutato” circolerebbe già da settembre, mentre l’Italia è stata messa al corrente del problema solo nelle ultime 72 ore. Ciò, secondo Speranza, non costituirebbe un caso politico. Sono dunque giorni di studi e approfondimenti sul caso, mentre i maggiori segnali di fiducia giungono dal vaccino: i partirà dal 27 dicembre, poi da gennaio soltanto la Pfizer fornirà 400 mila dosi a settimana, con la priorità del governo accordata ad operatori sanitari, ospiti delle Rsa e in genere anziani ultraottantenni.


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