Scuola, proteste contro la didattica a distanza: studenti occupano il Liceo per protesta [VIDEO]

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“Come studenti e studentesse è ormai da fin troppo tempo che veniamo trascurati”: afferma il Collettivo che ha organizzato la manifestazione

Alcune decine di studenti hanno occupato il liceo Manzoni di Milano per protestare contro il rinvio dell’apertura delle scuole superiori e contro la didattica a distanza. Gli studenti si sono disposti rispettando le distanze di sicurezza all’interno del cortile dell’istituto di via Orazio. “Stamattina abbiamo occupato il cortile del Manzoni in protesta alla chiusura delle scuole e per ribadire il nostro dissenso contro le continue decisioni e promesse fasulle che vengono fatte ogni giorno nei nostri confronti”, scrive il Collettivo Manzoni sui canali social, che continua: “Come studenti e studentesse è ormai da fin troppo tempo che veniamo trascurati/e, poiché in Italia la scuola non è assolutamente al primo posto tra le priorità. Chiediamo protocolli univoci e chiari che propongano soluzioni reali per migliorare la situazione in cui ci ritroviamo da quasi un anno. Non ci fermeremo finché la scuola non sarà resa un posto migliore e finché non verrà riaperta in sicurezza”.

“Sono molto preoccupata, oggi la didattica a distanza non può più funzionare, c’è un black out della socialità, i ragazzi sono arrabbiati, disorientati”. Lo afferma il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina. “Capisco i ragazzi: il diritto all’istruzione è essenziale, sarei anch’io arrabbiata”, ha aggiunto. In Calabria per questo motivo è nato un grande dibattito, il presidente facente funzioni Nino Spirlì avrebbe voluto che gli studenti fossero tornati a scuola solo quando ci sarebbe stata la massima certezza che nessuno venga contagiato ,però, dopo essersi visto bocciare l’ordinanza dal Tar, ha perso anche il ricorso avanzato al Consiglio di Stato. “Il rischio zero non esiste, ma non esiste in alcun ambito – ha aggiunto – . All’interno delle scuole il rischio è molto basso e lo testimoniano gli studi italiani ed europei. La scuola si è organizzata molto bene. Io ho fatto tutto quello che potevo fare, chiedo a tutti di trattare la scuola non in modo diverso di come si trattano le attività produttive”, ha precisato il ministro Azzolina.

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