Sanremo 2021, Beppe Vessicchio non ha dubbi: “fare il Festival anche senza pubblico. Per gli artisti è gioia e rinascita”

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Sanremo 2021 deve andare in scena anche senza pubblico: il maestro Beppe Vessicchio spiega perchè è necessario andare avanti

Festival senza pubblico? Ma sì, anche a teatro vuoto. Ma ne vale comunque la pena. I motivi sono tanti: i conti della Rai? E’ forse quello meno importante”. Si è espresso così Beppe Vessicchio in merito alla decisione di non far partecipare il pubblico al Festival di Sanremo 2021. Secondo il famoso maestro d’orchestra, veterano di diverse edizioni, svolgere in ogni caso la più importante kermesse canora italiana è necessario per diversi fattori, ad iniziare dai musicisti: “se sapesse la gioia di quei sorrisi intuiti sotto le mascherine dei musicisti, dei tecnici, degli addetti Rai… Ciascun componente dell’orchestra attaccato al suo strumento come se fosse un ulteriore dispositivo di sicurezza, una zattera per guadare l’oppressione del momento. Un conto è stare in un’orchestra stabile, a posto fisso, altro è fare il musicista free lance e rimanere totalmente fermo. Ma c’è di più: la partecipazione al Festival non è soltanto un’occasione di sostegno economico, ma di una gioia restituita. Lo sa cosa vuol dire l’impossibilità di fare musica d’insieme?“.

In secondo luogo, anche gli artisti ne trarranno giovamento. Secondo Vessicchio, i big potranno confermarsi, i giovani farsi conoscere, del resto è sempre stato questo l’obiettivo di Sanremo: “il Festival è come un organismo biologico, ha una vita tutta sua malgrado ogni anno parli per bocca di interpreti che, chi meglio chi peggio, lo organizzano e lo conducono. Sa perché gli artisti vanno a Sanremo? Per rinascere, cioè per confermare la propria identità, nel caso dei big. O per nascere, ed è il caso di chi esordisce. Vogliamo fermare questo processo biologico della musica italiana? Direi proprio di no. Malgrado l’amarezza del pubblico assente”.

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