Edward Cheney nel 1823 disegnò a matita e china i paesaggi più belli della provincia di Reggio Calabria

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Edward Cheney fu un collezionista di opere d’arti che nel 1823 disegnò a matita e china i paesaggi più belli della provincia di Reggio Calabria

Edward Cheney nacque nel 1803 a Badger Hall, nella contea di Shropshire, in Inghilterra dal generale Robert, funzionario al servizio del principe Federico, duca di York, e Harriet Carr, figlia del mercante e banchiere Ralph. Dopo gli studi il giovane Edward, intraprese una breve carriera militare che lo portò in India, ma nel 1820 con la morte del padre, si trasferì a Roma nel “Palazzo Sciarra” con la madre e il fratello Henry. Edward fu accolto, nei circoli letterari ed artistici della società romana insieme ad altri membri della comunità inglese, ma si trasferì a Napoli, dove conobbe gli archeologi inglesi Sir William Gell e Edward Dodwell che lo introdussero al mondo dell’archeologia e del collezionismo. Nel 1823 intraprese un viaggio in Calabria come appassionato artista di paesaggi, e il 16 maggio dello stesso anno, percorrendo la strada in direzione di Scilla si fermò, probabilmente in contrada Oliveto, per disegnare a matita e china, la parte del borgo dei pescatori di Chianalea, il porto di Messina e l’Etna. L’opera d’arte ha una ricca vegetazione come contorno, che fa contrasto con l’architettura del paesaggio, dove sono identificabili la rupe del Castello dei Ruffo con i suoi faraglioni, la Chiesa Madre e quella di Porto Salvo, con forti linee parallele che caratterizzano un mare calmo come l’olio e mostrando in evidenza un contadino con moglie e figlio.

La sua ultima tappa del viaggio in Calabria si conclude il 18 maggio dello stesso anno, con il disegno della veduta del Corso Borbonico Reggio Calabria. Nel 1840 fu a Venezia dove visse nel “Palazzo Soranzo-Piovene” sul Canal Grande. Nella città lagunare conobbe Rawdon Brown, uno studioso di storia sui rapporti culturali tra l’Inghilterra e l’Italia. Edward Cheney a Venezia ottenne varie opere d’arte che provenivano da beni ecclesiastici e collezioni private, come il “Battiporta di Palazzo Grimani”, messi in vendita durante i moti rivoluzionari del 1848. Gli anni veneziani gli permisero di creare una consistente collezione d’arte rinascimentale tra quadri, disegni, stampe, libri rari, bronzi, maioliche, sculture, mobili, antichità e classiche, tra cui molte opere del Rembrandt e del Tiepolo che portò in Inghilterra al suo rientro nella sua residenza di Badger Hall, a Londra. Nel 1851 Edward Cheney offrì consulenze ai fiduciari della National Gallery sul mercato d’arte italiano. Nel 1866, quando morì il fratello Henry, Edward ereditò tutta la residenza do Badger Hall, dove rimase fino alla sua morte nel 1884.

Enrico Pescatore

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