Riapertura ristoranti, il Cts frena ma Sileri replica: “Possono restare aperti in sicurezza e con controlli”

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Il Cts frena sulla riapertura dei ristoranti anche la sera, ma Pierpaolo Sileri replica e apre alla possibilità di un ritorno in sicurezza

Poteva sembrare sorprendente, visti i tempi che corrono, ma probabilmente anche intelligente e logica la scelta del Cts di dare il via libera alla riapertura di ristoranti e bar la sera in zona gialla e a pranzo in zona arancione. I numeri in discesa potrebbero permettere una riapertura in sicurezza e ridare un po’ di respiro a tutti quei ristoratori che vivono “in apnea” da mesi. Era emerso questo risultato dall’incontro tra gli scienziati e le associazioni Fipe-Confcommercio e la Fiepet-Confesercenti, lasciando intendere che la palla sarebbe passata adesso al Governo.

Nulla di fatto, però. E’ lo stesso Cts a precisare che al momento non c’è alcun via libera: “Non c’è alcun via libera del Comitato Tecnico Scientifico – si legge – alla riapertura della ristorazione nelle zone e negli orari che attualmente ne prevedono la chiusura. Nel verbale della riunione del Cts del 26 gennaio 2021 vi sono indicate, anzi, alcune considerazioni sul rafforzamento delle misure restrittive adeguandole alle caratteristiche strutturali dei locali e alla tipologia del servizio reso”. Resta tuttavia il fatto che non si potrà prendere in considerazione quello che sarà l’andamento della curva epidemiologica da qui al 5 marzo, giorno della scadenza del prossimo Dpcm, dopo i numeri incoraggianti delle ultime settimane.

A replica di ciò, anche il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri è intervenuto in controtendenza a questa nota: “Lo sostengo da molti mesi, credo che i ristoranti possano essere riaperti, in zona gialla, in sicurezza e con controlli rigidi fino alle 22 – ha detto a Radio Popolare – Sicuramente per le zone gialle credo che l’indirizzo sarà quello di tenere aperti i ristoranti alla sera”.

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