Consultazioni, Zingaretti: “il rapporto tra Pd e M5S rimane importante, bene Draghi su fisco progressivo”

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Zingaretti ha confermato la fiducia al premier incaricato Mario Draghi e al termine delle consultazioni si è detto “molto soddisfatto sulle linee guida”

“Sul rapporto con M5s credo che dobbiamo togliere di mezzo qualsiasi tipo di aggettivo che non aiuta a capire quello che è accaduto. Ci siamo mossi in questi mesi con un assillo e un obiettivo politico: salvare la legislatura e garantire nella legislatura il massimo del buongoverno”. Lo ha detto Nicola Zingaretti rispondendo ai giornalisti al termine delle consultazioni della delegazione Pd con il premier incaricato Mario Draghi. “E’ evidente che continuiamo a ritenere l’esistenza di questo rapporto molto importante, perché questa area parlamentare è un’area che permette di incidere e fare pesare tanti nostri valori e tanti punti programmatici”, aggiunge Zingaretti. “Il Pd non sarà mai una forza di pura testimonianza, ma vorrà essere sempre una forza riformista e troverà sempre il modo di costruire intorno ai nostri valori e convinzioni per farli vincere. Questo è il motivo per cui stiamo facendo nascere una esperienza di governo molto difficile”, spiega ancora il segretario dem. “Questo è lo spirito in cui siamo stati nel Conte 2, e questo è lo spirito con cui stiamo lavorando per questo nuovo governo, sicuramente difficile. Io credo che questa esperienza di relazioni con M5S e Leu vada coltivata e rilanciata nelle forme che vedremo. Mai più Pd debole e isolato”. Dobbiamo tenere viva la cultura di un partito unito e forte nelle sue idee e nei suoi contenuti e interno a questo un sistema forte di alleanze. Grazie a questo approccio abbiamo vinto alle ultime tornate elettorali e nella prossima tornata amministrativa 1.200 comuni il Pd ci arriverà forte di contenuti. E’ “importante” tra le riforme quella “fiscale” con “pilastri indicati di progressività fiscale, rifiuto di proporre nuove tasse, rifiuto della cultura dei condoni come soluzione di questo tema che sarebbe sbagliata e attenzione alla fiscalità sul lavoro”.

“Non abbiamo in alcun modo parlato con Draghi della composizione di governo. Anche la formula di governo è una ipotesi che si dovrà fare alla luce del mandato ricevuto dal presidente della Repubblica a della valutazione che farà sulla base programmatica”, ha concluso poi Nicola Zingaretti. “Ci rimettiamo e ci rimetteremo alle valutazioni che il professor Draghi farà dopo avere ricevuto un mandato dal Presidente della Repubblica, non dalle forze parlamentari”.

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