Pasqua e le sue tradizioni: a Novara di Sicilia il dolce tipico è “U Jiditu d’Aposturu”, la ricetta e le origini legate alla vicina Calabria

StrettoWeb

“U Jiditu d’Aposturu” è una tradizione di Novara di Sicilia, bellissimo borgo in provincia di Messina: l’usanza fu introdotta dai monaci cistercensi che provenivano dalla Bagnara Calabra

Non c’è Pasqua senza dolce e anche a Messina e nella sua grande provincia le tradizioni che arrivano sulle tavole sono moltissime e spesso legate ad antiche tradizioni. Nel piccolo e suggestivo borgo di Novara di Sicilia, ai piedi della spettacolare Rocca Salvatesta, spopola ad esempio U Jiditu d’Aposturu (“il Dito dell’Apostolo”), un’usanza ormai radicata da secoli che ha origini calabresi, esattamente del territorio di Catanzaro e di Bagnara (Reggio Calabria). Secondo la tradizione infatti i monaci cistercensi attraversarono lo Stretto portando con loro questa tradizione culinaria. Sant’Ugo Abate, mandato da San Bernardo di Chiaravalle, fondò in quella che all’epoca era chiamata Vallebona il primo monastero Cistercense dell’Isola. La leggenda narra che i devoti di San Tommaso, per ricordare il gesto d’incredulità del Santo di entrare un dito nella ferita del costato del Cristo Risorto, avessero per tradizione quella di fare un biscotto a forma cilindrica, chiamato appunto “il Dito dell’Apostolo”. Si tratta di un dolce simile al classico cannolo siciliano, fatto di pasta frolla, ripieno di crema alla ricotta e ricoperto di due tipi di glassa. Da assaggiare quelli prodotti dalla pasticceria San Nicola, situata proprio al centro del paese, dove tutto è realizzato come insegnavano le nonne.

Come si cucina U Jiditu d’Aposturu?

La ricetta con il tempo è stata modificata, adesso è riprodotta in molte zone della Sicilia e del Sud Italia. Nella proposta originale comunque U Jiditu d’Aposturu è un biscotto infornato che esteticamente ricordata il cannolo siciliano: da una parte la pasta frolla viene decorata per metà con la glassa di zucchero di colore bianco, per l’altra metà con il cioccolato. Questo contrasto di colori ricorda il dito insanguinato di San Tommaso che toccò le piaghe di Gesù.

Ingredienti

Per la pastafrolla:

  • 70 g uova
  • 100 g albumi
  • 50 g tuorli
  • 140 g latte
  • 42 g farina
  • 30 g burro
  • 35 g zucchero
  • sale

Per la crema di ricotta:

  • 350 g ricotta di pecora
  • 40 g zucchero
  • pizzico di cannella

Per decorare:

  • glassa di zucchero
  • cioccolato fondente

jiditu d'aposturuPassaggi della ricetta

  1. Inizialmente va preparata la pastafrolla: lasciate ammorbidire il burro a temperatura ambiente in modo da poterlo amalgamare più facilmente con gli altri ingredienti. Mescolate farina e zucchero e disponeteli a fontana. Al centro mettete il burro a pezzetti, l’uovo intero e il tuorlo, un pizzico di sale. Lavorate rapidamente gli ingredienti con le mani fino ad ottenere un impasto omogeneo. Avvolgete la pasta nella pellicola trasparente e lasciatela riposare in frigorifero almeno per un’ora. Ritirate la pasta, eliminate la pellicola, tiratela con il matterello a sfoglia di alcuni millimetri e adagiatela su un piano libero.
  2. Prendere delle canne d’acciaio e rotolare intorno ad ognuna un pezzo di pasta frolla, realizzando tanti piccoli cilindri dalla forma simile a quella di un cannolo. Mettere tutti questi cilindri in un teglia. Cuocete in forno preriscaldato a 180° per circa venti minuti per ottenere un ottimo “guscio”.
  3. Sfornare e lasciare raffreddare. Successivamente togliere le canne d’acciaio.
  4. Adesso va preparata la ricotta: setacciare la ricotta in una ciotola, versate lo zucchero e aggiungere un pizzico di cannella. Lavorare il composto con una spatola. Mescolare molto bene e poi trasferire la ricotta in un sac-à poche.
  5. Riempire con la ricotta i cannoli precedentemente lasciati raffreddare.
  6. Adesso è il momento di realizzare la glassa: iniziare ponendo un albume in una ciotola insieme a qualche goccia di limone, affinché gli albumi montino meglio. Azionate le fruste e quando l’albume sarà ben montato versate nella ciotola poco alla volta lo zucchero a velo ben setacciato. Continuate a lavorare la glassa con le fruste fino a che lo zucchero a velo sarà completamente amalgamato e otterrete una glassa omogenea e senza grumi. Riscaldatela all’interno di un pentolino.
  7. Immergere una metà dei cannoli all’interno del pentolino con la glassa.
  8. Prendere dei pezzetti di cioccolato fondente e metterli dentro il pentolino con la glassa. Mescolare fino a che non si sciolgono e si amalgamano con la glassa. Subito dopo immergere nella glassa al cioccolato la parte mancante del cannolo.
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