Reggio Calabria: aggressione ai danni di due medici al Pronto Soccorso di Polistena. Lo sdegno dell’Ordine dei Medici

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L’Ordine dei Medici di Reggio Calabria e provincia stigmatizza e denuncia “l’ennesima aggressione ai danni di due medici, avvenuta circa una settimana addietro al Pronto Soccorso dell’ospedale di Polistena”

L’Ordine dei Medici di Reggio Calabria e provincia stigmatizza e denuncia “l’ennesima aggressione ai danni di due medici, avvenuta circa una settimana addietro al Pronto Soccorso dell’ospedale di Polistena e di cui siamo venuti solo oggi a conoscenza. Le storie di intolleranza, ed in alcuni casi di violenza, verso il personale sanitario non si fermano, nonostante l’oggettivo riconoscimento del loro impegno, spirito d’abnegazione e dei tanti sacrifici, specie in tempo di pandemia. In particolare, la mattina del 22 marzo una signora alla quale era stato assegnato il codice verde, pretendeva l’immediata erogazione di una prestazione che non rivestiva carattere di urgenza. Dopo aver inveito contro le due dottoresse di turno per non essere stata immediatamente visitata, la paziente ha letteralmente aggredito le stesse assieme ad un familiare rovesciando a terra tutto il materiale delle scrivanie ed accompagnando il tutto da insulti e minacce e aggredendo materialmente le due dottoresse provocando loro lesioni fisiche per le quali sono stati certificati 10 giorni di prognosi. Le stesse dottoresse sono state poi sottratte alla furia degli aggressori dai parenti di alcuni pazienti presenti al Pronto Soccorso e dall’intervento di alcuni colleghi medici e del personale di sorveglianza. Tutto ciò ha comunque interrotto il servizio per circa una ora. Il preoccupante susseguirsi di episodi di intimidazione e di violenza ci costringe ad assistere al continuo oltraggio dei colleghi medici offesi nella propria dignità professionale ed umana. Questo ennesimo episodio preoccupa ancor di più, specie in un momento in cui viene chiesto uno sforzo suppletivo a tutto il personale medico e paramedico di fronte all’epidemia di Coronavirus ed alla carenza di personale, sempre più acuta, che costringe i sanitari a turni massacranti. Se da un lato in questo delicato momento da più parti i medici vengono esaltati come eroi che sacrificano in alcuni casi la propria vita per curare i pazienti, dall’altro dobbiamo assistere a questi vergognosi episodi di intolleranza nei loro confronti. L’Ordine dei Medici, nell’esprimere la propria solidarietà alle due dottoresse dell’ospedale di Polistena, vittime di una violenza gratuita ed immotivata, sottolinea ancora una volta una situazione diventata non più sostenibile, proprio perché diventa sempre più difficile esercitare la professione in maniera serena a causa di pochi incivili, che però con i loro atteggiamenti inqualificabili portano danni a tutta l’utenza oltre che ai professionisti della sanità. L’Ordine dei medici auspica che vengano presi da parte delle autorità preposte severi provvedimenti nei riguardi degli aggressori in ottemperanza al cosiddetto “Ddl n. 867 Aggressioni” che riguarda la sicurezza degli operatori sanitari”.

Dura condanna del Consigliere Regionale (FI) Domenico Giannetta sui fatti accaduti all’Ospedale di Polistena

Dura condanna del Consigliere Regionale (FI) Domenico Giannetta sui fatti accaduti all’Ospedale di Polistena“Qualche giorno fa due donne, di cui una con codice verde – riporta il consigliere – hanno eluso la sorveglianza e sono entrate di prepotenza nell’area di emergenza del pronto soccorso dell’Ospedale Civile di Polistena, pretendendo di essere visitate per prima, a discapito delle altre persone in attesa e con codici di maggiore gravità. La pretesa – continua Giannetta – è presto degenerata in un’aggressione alla dottoressa Vignola, sbattuta al muro per aver tentato di sedare gli animi. Ma le due sono arrivate, addirittura – denuncia il consigliere – ad abbassarsi la mascherina e, come le bestie, a sputare in un’occhio alla dottoressa Pellegrino, dirigente sanitario del Pronto Soccorso. Non contente hanno poi afferrato quello che c’era sulla scrivania, compreso il monitor del computer, per scaraventarlo addosso alla dottoressa Pellegrino. Una situazione vergognosa – dichiara Giannetta – degenerata in una ressa, fino all’arrivo della polizia, intervenuta per evitare il peggio. Le due, presumibilmente madre e figlia, davanti agli agenti della polizia, sono passate a pesanti minacce alla dottoressa Pellegrino con frasi intimidatorie come: “Ti faccio venire a trovare!“. Esprimo tutta la mia solidarietà alle colleghe Maria Rosa Pellegrino e Emilia Maria Rosaria Vignola, che hanno anche prontamente denunciato i fatti presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gioia Tauro. Ma questo caso non è isolato, ma l’ennesimo gravissimo episodio di aggressioni e minacce nelle postazioni di pronto soccorso. Servono provvedimenti a tutela del personale sanitario, a maggior ragione in pandemia in cui gli ospedali sono sotto una pressione senza precedenti”. 

 

 

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