Reggio Calabria, 20enne evade dai domiciliari per procurarsi un farmaco per la compagna incinta: fermato dai Carabinieri, giudice non applica alcuna misura

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Reggio Calabria, stamattina in Tribunale la direttissima per un giovane fermato ieri per evasione dai domiciliari: si era recato dalla sorella a procurarsi un farmaco per la compagna incinta

Non ha commesso alcun reato un giovanissimo di Reggio Calabria, appena 20 anni già agli arresti domiciliari per reati di droga, che stamattina è stato assolto da tutte le accuse dal Tribunale che l’ha giudicato nella direttissima dopo il provvedimento cautelare adottato ieri dai Carabinieri che lo avevano beccato fuori dalla propria abitazione a Catona. Durante un servizio di pattugliamento del territorio e di controllo della mobilità dei soggetti sottoposti ai domiciliari per misure cautelari e ai Covid-positivi in isolamento fiduciario, i militari hanno visto il giovane uscire dalla propria palazzina ed entrare in una limitrofa. I carabinieri hanno fatto irruzione e hanno fermato l’uomo per evasione. Il giovane, però, si è difeso spiegando che alla compagna incinta serviva un farmaco ed era andato a procurarselo a casa della sorella. Effettivamente la compagna del 20enne è in gravidanza, e il 20enne è entrato nella palazzina in cui risiede la sorella. Così, assistito dagli avvocati difensori Mariateresa e Demetrio Pratticò, al giovane non è stata applicata la misura richiesta dall’ufficio della Procura, quella degli arresti domiciliari ulteriori, ed è stata invece accolta la richiesta della difesa, di non applicazione di alcuna misura (neppure quella detentiva). Il processo odierno, semère a seguito della richiesta del collegio difensivo di termine a difesa, è stato differito ad altra data.

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