Reggina, perché lo stop della B è una buona notizia: si sogna un finale con i tifosi al Granillo!

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La Serie B si ferma e rinvia di qualche giorno il finale di campionato: per la Reggina, forse, è una buona notizia. Il motivo? La possibilità di non vedere il Granillo completamente vuoto

Premessa: al momento sono solo ipotesi, in virtù di tutta una serie di fattori, ma delle decisioni ufficiali dovranno presto essere intraprese. Si parla ovviamente del ritorno dei tifosi allo stadio, argomento divenuto nuovamente caldo dopo la decisioni sui tifosi all’Olimpico per Euro 2020 e dopo la conferenza di Draghi che ha annunciato le prime riaperture dal 26 aprile. Tra queste, anche quella possibile dei famosi “mille” simbolici negli impianti delle regioni in zona gialla a partire dall’1 maggio. “Se ci saranno le condizioni saremo tutti ben contenti di poterlo fare, ma a oggi una posizione certa non c’è ancora- le parole in merito di Andrea Costa, sottosegretario alla Salute – Stavamo ragionando eventualmente sull’ultima partita di campionato o sulle ultime due, però la riflessione è ancora aperta. Ciò che è certo è che gli Europei si giocheranno in Italia con il pubblico, e sono ottimista anche sulla finale di Coppa Italia”.

La Reggina, ovviamente, guarda con attenzione a questa situazione. E, forse, accetta di buon occhio anche lo stop momentaneo del torneo dopo il caso Pescara, ufficializzato poco fa. E’ vero, sarà un finale tremendo, con quattro partite in dieci giorni ed eventuali playoff, ma sono tutte sulla stessa barca. Non lo sono, invece, riguardo alla possibilità di avere i tifosi. Perché quelli di Reggio, nulla togliere a parte delle piazze cadette, sono “altra cosa”. E qualora il Governo dovesse ufficializzare mille tifosi in zona gialla dall’1 maggio, magari aumentando nel corso delle settimane in base ad altri fattori, si può sognare un finale di stagione con un Granillo non più completamente vuoto.

Le gare in casa saranno il 4 contro l’Ascoli e il 10 contro il Frosinone (e in caso di sesto posto finale ce ne sarà almeno un’altra, il 13). La situazione, data l’incertezza e il “navigare a vista” da 14 mesi a questa parte, è in continuo divenire. Ma il Governo sembrerebbe aver finalmente capito, come affermato dallo stesso ministro Speranza, che all’aperto le possibilità di contagio sono bassissime. Da qui la riapertura dei locali all’aperto e non solo. Sia chiaro, e qui altra premessa: non si può sapere quale sarà la situazione epidemiologica in Calabria tra tre settimane, ma si spera che la bella stagione (che a dispetto del calendario non è ancora arrivata) possa fare il suo corso, dando lo slancio alla riapertura di tantissime altre attività. E, perché no, anche degli stadi, magari con qualcosa di più dei mille simbolici. Al tifoso, ovviamente, non resta che sognare. Tanto, lo sta già facendo, con una Reggina che in questo girone di ritorno ha dimostrato di poter puntare ad altri lidi…

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