Recovery plan, il Cdm approva il Pnrr e il fondo extra da 30 miliardi

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Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera anche al decreto legge che istituisce il fondo complementare al Recovery per le infrastrutture, fondo da 30,6 miliardi

Il Consiglio dei ministri ha approvato la versione finale del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che sarà inviato alla Commissione europea. Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera anche al decreto legge che istituisce il fondo complementare al Recovery per le infrastrutture, fondo da 30,6 miliardi.

Pnrr, Carfagna: “ora al lavoro per realizzare il Piano”

“Con il via libera definitivo in Consiglio dei ministri del Pnrr italiano si chiude la prima fase di impegno del governo di salvezza nazionale guidato da Mario Draghi. C’è l’orgoglio di essere entrati nel gruppo di testa delle nazioni europee, e di averlo fatto in appena dieci settimane di lavoro intensissimo. Ma c’è, soprattutto, la consapevolezza di aver assolto alla prima parte del “patto” stipulato con gli italiani: riuscire a prendere il treno dei più ingenti finanziamenti per la ripresa mai visti in Italia dagli anni ’50. Dietro i “numeri” del nostro Recovery Plan ci sono concrete opportunità di sviluppo per le imprese grandi e piccole, per le aree svantaggiate del Paese, per la parte più fragile della nostra società, quella che ha pagato carissima l’emergenza: le famiglie, i giovani, le donne. Dietro i “titoli” delle sue missioni ci sono riforme che aspettiamo da un ventennio, grandi opere pubbliche, investimenti nella modernizzazione del Paese, connessioni più veloci, alta velocità, più presidi sanitari, più infrastrutture sociali, enormi agevolazioni per chi vuole investire al Sud e nelle aree interne. La seconda parte del “patto” con gli italiani, quella che da oggi dobbiamo affrontare, è portare i progetti dalla carta al territorio. Con questo Piano finisce l’epoca delle generiche e illusorie promesse sparse in giro per fini di consenso. Il Piano è stato scritto per essere realizzato. Il governo di salvezza nazionale è nato per questo e adesso tocca ai partiti, alle istituzioni sul territorio, a ogni singola parte del “sistema Italia” operare senza infingimenti per raggiungere l’obiettivo”. Lo dichiara Mara Carfagna, ministro per il Sud e la Coesione territoriale.

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