Roberto Mancini e l’Italia ancora insieme, il c.t. azzurro rinnova fino al 2026: “Non c’era motivo di lasciarci”

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Il c.t. dell’Italia Roberto Mancini rinnova il suo contratto con gli azzurri fino al 2026: la sua soddisfazione e quella di Gravina

Roberto Mancini e la Nazionale italiana proseguono il proprio percorso insieme. E’ ufficiale il rinnovo del contratto del c.t. azzurro fino al 2026 (quello attuale finiva al termine del Mondiale in Qatar): oltre alla rassegna invernale l’anno prossimo, dunque, l’ex attaccante di Sampdoria e Lazio sarà in panchina anche per eventuali (si spera) Euro 2024 e per i Mondiali del 2026.

“Lavoriamo per arrivare alla vittoria velocemente, non c’era motivo per lasciarsi. E’ il primo commento di Roberto Mancini. “Ringrazio il presidente e la Federcalcio, sono molto felice – ha aggiunto il c.t., alla guida della nazionale dal 2018 – Ci saranno tante manifestazioni, non è mai semplice vincere ma stiamo cercando di portare avanti il lavoro, abbiamo tanti giovani su cui puntare. La nostra speranza è che i frutti arrivino molto velocemente. Mi piacerebbe continuare questo lavoro iniziato tre anni fa e lasciare qualcosa di importante. In un anno, con Europei, Nations League e Mondiale, speriamo di riuscire a vincere. La Nazionale è stato presa di esempio per il gioco espresso, credo che su questo si debba continuare”, ha proseguito Mancini.

In merito ai pre-convocati per Euro 2020, a precisa domanda sulle condizioni di Acerbi e Verratti, Mancini ha risposto: “Abbiamo due o tre problematiche di questo genere. Siamo abbastanza fiduciosi su tutti per gli Europei, quella di Marco sembra la problematica più grave, al ginocchio, ma valutiamo insieme giorno dopo giorno. Siamo fiduciosi su Verratti, Acerbi e Pellegrini”.

“E’ un investimento della federazione per il futuro, e che dovevamo ai tifosi”. Le parole del presidente della Figc, Gabriele Gravina, al termine del Consiglio federale dopo aver annunciato il prolungamento del contratto. “Sono molto contento, perché come Roberto sa, era un obiettivo della federazione per continuare un lavoro e dargli continuità anche in futuro. Non è facile per un allenatore legarsi ad una nazionale, la quotidianità è importante per chi ha il calcio e il campo nelle vene, noi abbiamo fatto in modo che questa nostalgia potesse essere superata dagli eventi. Ci saranno tantissimi appuntamenti. Tante società di A non sono particolarmente felici ma abbiamo un calendario molto articolato e Mancini ha superato questa sorta di nostalgia perché l’entusiasmo che in questo momento accompagna la Nazionale, il suo lavoro e quello del suo staff, credo sia un messaggio importante che merita di essere coltivato”.

In merito al contratto dell’allenatore, poi, una precisazione: “Il suo è un contratto – spiega Gravina – dal punto di vista economico è nettamente inferiore rispetto a quello che può essere un impegno in un club. Roberto ha fatto una scelta tra il continuare un lavoro, una risposta di gratificazione e di entusiasmo che i tifosi hanno riversato in lui, rinunciando anche a gratificazione di tipo economico e rinunciando anche in parte a quella che è l’aspirazione di ogni allenatore e per questo a nome di tutti i tifosi e della Federazione gli dico grazie“.

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