Lorenzo Fortunato vince la 15ª tappa del Giro d’Italia. Bernal domina anche sullo Zoncolan, Yates finalmente risponde, Caruso e Ciccone limitano i danni
Da oggi si fa davvero sul serio. ‘Il Mostro’, l’imponente figura del Monte Zoncolan si staglia come un’ombra cupa sulla 14ª tappa del Giro d’Italia con partenza da Cittadella e arrivo sulla cima del Monte, scalato dal versante Sutrio. Un’ascesa di 14.1 km all’8.9% di pendenza media ma con l’ultimo frazione che va oltre il 13% con alcuni tratti killer del 27%. Una tappa davvero provante quella odierna, alla quale molti ciclisti, fra i quali Davi Dekker, Dylan Groenewegen e Jai Hindley (2° al Giro d’Italia 2020) hanno preferito dare forfait.
Una tappa in grado di dare importanti risposte sulle ambizioni e il momento di forma dei big di classifica. A 5.5 km dal traguardo, sulla salita dello Zoncolan si è staccato Vincenzo Nibali, non al meglio per l’infortunio e per un’allergia che ieri lo ha letteralmente sfiancato. Poco prima del tratto più duro Simon Yates ha deciso di scoprire le proprie carte: scatto in salita del campione britannico, spettatore nelle prime 13 tappe, seguito a ruota dalla maglia rosa Egan Bernal. Incredibile ma vero, negli ultimi metri il colombiano ha avuto anche la forza di sprintare e staccare il rivale guadagnando altri 11 secondi. Hanno provato a limitare i danni gli azzurri Caruso e Ciccone arrivati con 39” di ritardo. Vlasov ne è uscito con le ossa rotte perdendo 1’12”, Evenepoel si è staccato definitivamente di altri 1’30” e potrebbe optare per il ritiro prima della 3ª settimana. Successo di tappa per l’italiano Lorenzo Fortunato che ha ottenuto la sua prima vittoria in carriera fra la nebbia dello Zoncolan.