Reggio Calabria, Billy Jay Sicat condannato a 30 anni di carcere per l’omicidio di Maria Rota: “grave sofferenza psichica”, riconosciute le attenuanti generiche

StrettoWeb

Reggio Calabria, niente ergastolo per Billy Jay Sicat: la Corte d’Assise ha condannato l’omicida di Maria Rota a 30 anni di carcere

La Corte d’Assise di Reggio Calabria ha condannato stamattina a 30 anni di carcere Billy Jay Sicat, americano di origini filippine che il 30 luglio 2019 ha ucciso in modo efferato la tabaccaia di Reggio Calabria Mariella Rota, nella sua tabaccheria di via Melacrino, massacrandola a colpi di mannaia. Tutti aspettavano l’ergastolo chiesto dal sostituto procuratore Giulia Scavello, che oltre al carcere a vita aveva anche chiesto l’isolamento diurno per 4 mesi. Invece al termine della camera di consiglio, il presidente della Corte d’Assise Ornella Pastore ha comunicato la decisione della corte che ha accolto in pieno le richieste dei difensori di Billy Jay Sicat, che è stato condannato a 30 anni di galera (di cui quasi 2 sono già stati scontati dall’imputato, che si trova in carcere dalle ore immediatamente successive all’assassinio).

Demetrio e Mariateresa Pratticò, gli avvocati del killer reo confesso, hanno incentrato la difesa sull’aspetto psicologico e hanno chiesto che venissero riconosciute le circostanze attenuanti generiche, prevalenti sulle aggravanti, in ragione della sofferenza psichica dell’imputato, affetto da ludopatia. La richiesta, alla luce dell’evidente stato di disagio psichico dell’uomo, è stata accolta dalla Corte d’Assise.

Reggio Calabria, il killer filippino-americano e il tabacchino maledetto: i tristissimi intrecci sull’omicidio di Maria Rota

Condividi