Reggio, aeroporto “Minniti”. Zavettieri: “solidali con dipendenti e Sogas”

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Pierpaolo-ZavettieriIl consigliere della Provincia di Reggio Calabria, Pierpaolo Zavettieri, è intervenuto in merito alla situazione dell’aeroporto “Tito Minniti”. I dipendenti infatti vantano tre stipendi arretrati oltre la tredicesima. Una grave situazione, denunciata anche dal presidente della Sogas, la società dello scalo aeroportuale. Zavettieri si dice solidale con la Sogas e con i dipendenti, che continuano a lavorare ogni giorno nonostante siano senza stipendio, ed esorta le istituzioni ad attivarsi al fine di salvaguardare quella che è una risorsa per lo sviluppo economico e sociale del territorio. Ecco la nota integrale di Zavettieri:

Tre mesi di arretrati per i dipendenti più la tredicesima.  Il Presidente della Sogas è stato chiaro: non abbiamo mai nascosto la reale situazione dello scalo. I dipendenti non percepiscono lo stipendio e nessuno, tranne la Provincia di Reggio Calabria, ha mosso un dito per cercare di risolvere questa situazione. Il presidente ha affermato che da oltre un’ anno continuano a dire agli Enti Soci, alle sigle sindacali e alla stampa che c’è una crisi di liquidità dovuta ai crediti che non si riescono a riscuotere dalle compagnie aeree che utilizzano lo scalo. Gli enti soci, compresi Comune di Reggio Calabria e Regione Calabria, non si sono impegnati in nessuna iniziativa. Anzi, da quanto afferma Porcino, la Regione Calabria ha dimenticato  9,5 milioni di euro già approvati e finanziati con fondi PON/FESR 2007-13 e che sembra soltanto adesso si potrà sperare, vista la ripresa dell’ iter procedurale, che vengano spesi. Questi progetti sono considerati fondamentali per la politica industriale del gestore. In una Regione che vuole essere moderna ed efficiente queste tempistiche “da burocrazia bizantina” non possono essere assolutamente accettate.

Intanto i dipendenti continuano, pur lavorando, a fare sacrifici e a non percepire stipendi. Tre mesi mettono un lavoratore in una situazione d’immensa difficoltà economica e sociale. Il primo pensiero, pertanto, deve andare a loro e per risolvere questa problematica occorre la mobilitazione di tutte le istituzioni competenti.  Non bisogna lasciar nulla di intentato al fine di consentire alla Sogas di riscuotere i suoi crediti o comunque di superare, con il giusto intervento da parte di uno o più enti soci, questa crisi di liquidità che non sta permettendo il pagamento degli stipendi.

Dalle parole di Porcino e dalla “disperazione” dei dipendenti traspare un sentimento di solitudine e frustrazione. Il gestore aeroportuale ha fin qui dimostrato seriamente di voler mettere in atto un piano di rilancio dello scalo. Purtroppo sembra che gli altri Enti Soci siano meno interessati alle sorti e al rilancio del Tito Minniti. Soltanto la Presidenza della Provincia di Reggio ha dimostrato, con i fatti, vicinanza e fiducia nei confronti della Sogas e delle sue politiche di rilancio dello scalo. È inaccettabile una situazione del genere. È incomprensibile  la distanza della Regione Calabria, del Comune Reggio, della Provincia di Messina e degli altri Enti Soci. Un intervento lo devono ai cittadini che hanno nello scalo un terminale di partenza ed arrivo. Lo devono al territorio perché il suo sviluppo passa inevitabilmente attraverso la crescita dello scalo aeroportuale.  Lo devono ai dipendenti e alle loro famiglie che a fine mese non dispongono di uno stipendio e che però non vedono venir meno le spese per il loro vivere. 

Il Tito Minniti è fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del territorio. Costantemente le politiche delle istituzioni territoriali, ai vari livelli, dovrebbero “guardare” allo scalo, consapevoli che le sue fortune e il suo funzionamento accrescono o decrescono le possibilità del territorio, naturale bacino di utenza.   Le istituzioni, nello specifico gli Enti Soci, non possono permettersi di “latitare” e la loro responsabilità nei confronti dello scalo è diretta. 

Il Tito Minniti è una risorsa e non trattarla come tale è un errore che dispiega i suoi effetti nel presente e  nel futuro del nostro territorio.

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