Covid-19, l’indice Rt nazionale in leggero calo: ancora in diminuzione anche l’incidenza

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“Sebbene in assoluto i nuovi casi siano in diminuzione, la proporzione di casi di infezione da virus Sars-CoV-2 causati da varianti delta/kappa è in aumento in Italia”, scrivono gli esperti nella bozza del monitoraggio settimanale sull’andamento del Covid-19 dell’Istituto superiore di Sanità e del Ministero della Salute

“Nel periodo compreso tra il 9 e il 22 giugno, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,63 (range 0,61-0,71), in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente (quando si attestava a 0,69) e sotto l’uno anche nel limite superiore”. È quanto si legge nella bozza del monitoraggio settimanale sull’andamento del Covid-19 dell’Istituto superiore di Sanità e del Ministero della Salute. “Continua il calo nell’incidenza settimanale (9 per 100.000 abitanti (21/06/2021-27/06/2021) vs 12 per 100.000 abitanti (13/06/2021-20/06/2021). L’incidenza – si legge ancora nella bozza – è sotto il valore di 50 per 100.000 abitanti ogni 7 giorni in tutto il territorio”. La campagna vaccinale progredisce quindi “velocemente” e l’incidenza è a un livello che “permetterebbe il contenimento dei nuovi casi”.

“Sebbene in assoluto i nuovi casi siano in diminuzione, la proporzione di casi di infezione da virus Sars-CoV-2 causati da varianti delta/kappa è in aumento in Italia”. È quanto scrivono gli esperti. “La maggior parte di questi casi – prosegue la bozza – è attribuibile a focolai circoscritti riportati in varie parti del Paese. Poiché la variante delta sta portando ad un aumento dei casi anche in Paesi con alta copertura vaccinale, è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi”. Per prevenire dunque ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus, sostenute da varianti emergenti con maggior trasmissibilità, è necessario raggiungere una “elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione”, fanno sapere gli esperti.

Covid-19, ISS: “tasso di occupazione delle terapie intensive al 3%, nessuna Regioni a rischio”

“Nessuna Regione/PPAA supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 3%, sotto la soglia critica, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 362 (22/06/2021) a 240 (29/06/2021)”. È quanto si legge ancora nella bozza del monitoraggio settimanale sull’andamento del Covid-19 dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute. “Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale – prosegue il report – scende ulteriormente (3%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 2.289 (22/06/2021) a 1.676 (29/06/2021). Tutte le Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso secondo il dm del 30 aprile 2020. Tutte le Regioni/PPAA hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno”.

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