Reggio Calabria, domani i funerali di Diego Laurendi. Il nobile gesto della famiglia con la donazione degli organi: così l’imprenditore reggino darà nuova vita

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Reggio Calabria, domani alla Candelora i funerali di Diego Laurendi: il 35enne titolare del Gran Caffè improvvisamente deceduto dopo un aneurisma nella giornata di ieri. I familiari hanno disposto la donazione degli organi, compiendo un grande gesto di altruismo e solidarietà

Si terranno domani mattina, alle ore 10:00 presso la Chiesa della Candelora, i funerali di Diego Laurendi, l’imprenditore di Reggio Calabria deceduto improvvisamente a 35 anni dopo un aneurisma cerebrale. La salma giungerà in Chiesa direttamente dalla sala mortuaria del Grande Ospedale Metropolitano Bianchi Melacrino Morelli, dove intanto si sono concluse le operazioni per l’espianto degli organi che la famiglia Laurendi ha autorizzato compiendo un nobile gesto di straordinaria generosità.

Con la donazione degli organi, infatti, è possibile dare nuova vita da un tragico lutto e in questo modo Diego Laurendi rimarrà sempre nel ricordo più intimo e vitale di tante persone che avevano i giorni contati e che invece potranno continuare a vivere grazie al gesto solidale di chi, comunque, purtroppo non c’è più.

Con il cuore in gola e un grandissimo trasporto emozionale, il dott. Rino Mancini, responsabile centro regionale trapianti, ha evidenziato l’importanza della donazione degli organi ringraziando i familiari di Diego Laurendi: “E’ un lutto terribile, un ragazzo così giovane, nel pieno del benessere. Purtroppo non vorremmo mai che accadesse nulla del genere, ma fa parte della nostra esistenza. L’eventualità della donazione degli organi è qualcosa di importante che ci interessa tutti da vicino, perchè ognuno di noi può trovarsi nella situazione di avere bisogno di un organo per continuare a vivere e/o anche nella situazione di poter donare gli organi dopo la morte. Sono cose di cui nessuno ha voglia di parlare o parla volentieri, ma sono anche cose che non possiamo ignorare perchè ci riguardano nella quotidianità delle nostre vite. Il gesto compiuto dalla famiglia di Diego Laurendi è un gesto di grandissima solidarietà e altruismo, bontà e affetto verso il prossimo. E’ una cosa particolarmente importante che ci deve aiutare a riflettere, perchè in Calabria e al Sud in generale c’è purtroppo ancora circa il 50% delle persone che si oppone alla possibilità di donare gli organi, a differenza delle Regioni del Nord dove questa percentuale è estremamente più bassa, tra il 10 e il 20%. E così i nostri pazienti calabresi che hanno bisogno di un trapianto sono costretti a sbattersi dall’altra parte d’Italia per poter continuare a vivere. Dov’è finita la nostra solidarietà, il nostro affetto, il nostro calore e la nostra accoglienza di calabresi? Perchè dire no alla donazione degli organi? Si può consentire di regalare una nuova vita, e sono regali enormi, gratuiti perchè si può fare soltanto quando ormai il decesso è accertato, e sono regali che si fanno a noi stessi perchè gli altri siamo sempre noi, è tutto un giro. Io ho bisogno ma io stesso posso dare. Il cuore, i polmoni, i reni, il fegato, il pancreas che può essere sostituito nei diabetici dove è compromesso, ma anche le cornee: sapete quante vite salverà Diego Laurendi? Sapete in quante persone continuerà a vivere ogni giorno, nel loro respiro, nella loro quotidianità? Alle famiglie che donano va rivolto un ringraziamento enorme, perchè è un gesto che deve fare riflettere molto chi dice no, addirittura chi dice no al Comune quando rinnova la carta d’identità, in un momento di serenità. Questa famiglia ha invece deciso in un momento di grandissimo lutto e dolore. Invece dando l’autorizzazione nella carta d’identità, confortiamo e sgraviamo anche i nostri familiari dall’eventuale dubbio della scelta, lasciando la donazione come nostra volontà. Chi dice no alla donazione poi però è pronto a fare carte false se ha bisogno di ricevere un organo per continuare a vivere. Non c’è nessu motivo per rifiutare le donazioni: gli organi non si possono comprare al supermercato, è un bene primario e raro e l’esempio di Diego Laurendi è straordinario, come quello di Seby Trapani, l’informatore che ricorderemo stasera in un evento alla Pinetina con la moglie Loredana proprio per celebrare la vita che continua anche dopo la morte grazie al cuore grande di chi pensa al prossimo“.

Diego Laurendi era un ragazzo speciale: educatissimo, buono e gentile con tutti. Siamo convinti che avrebbe sposato in pieno, senza ombra di dubbio, una scelta così importante che lo rappresenta al meglio. Complimenti ai familiari per rappresentare l’esempio del volto migliore di questa città.

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