Reggio, tentato omicidio commercianti: scarcerato uno degli accusati, impossibile il riconoscimento nel video

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Tribunale di ReggioMangiola Gioele Carmelo non può essere considerato, allo stato, responsabile dell’accusa di duplice tentato omicidio. Lo ha deciso nella seduta di ieri il Tribunale della Libertà di Reggio Calabria che, su istanza dell’Avvocato Attilio Parrelli, ha annullato il provvedimento emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari all’esito delle indagini sulla sparatoria avvenuta il 10 marzo 2012 in questo centro alla Via Sbarre C.li a danno  di Nocera Filippo e Barreca Francesco, nelle immediate pertinenze dell’ortofrutta “Global Frutta“, gestito dalle vittime, socie in affari.

Quella sera due soggetti a bordo di un ciclomotore raggiungevano le vittime ed aprivano il fuoco nei loro confronti, non riuscendo nell’intento per la repentina fuga di uno di essi e per il fortunoso inceppamento di almeno una delle armi utilizzate. L’episodio balzava immediatamente agli onori della cronaca nazionale grazie al video della sparatoria diffuso dalla questura con le immagini di quei terribili momenti.

Il GIP aveva ritenuto attendibile il riconoscimento del Mangiola quale passeggero dello scooter seduto posteriormente e ne ordinava la carcerazione. L’indagato, tuttavia, respingeva sin dal momento dell’arresto la sua partecipazione all’evento e contestava di non essere il soggetto ritratto dalle telecamere.

L’avv. Parrelli affidava al dott. Angelo La Marca, criminologo, il compito di espletare perizia antropometrica le cui conclusioni erano di non compatibilità tra la persona nel video e l’arrestato. Il difensore eccepiva inoltre, dinanzi ai Giudici del Riesame, la mancanza di elementi di riscontro rispetto al solo riconoscimento, comunque reso difficile dalla scarsità delle immagini, posto che anche gli indumenti indossati non corrispondevano a quelli rinvenuti presso l’abitazione del Mangiola ed il movente ricavato dagli investigatori rappresentava solo una delle ipotesi alternative che si potevano carpire dai risultati delle intercettazioni telefoniche.

All’esito della Camera di Consiglio il TDL, accogliendo le argomentazioni dell’avv. Parrelli, ordinava la scarcerazione di Mangiola Gioele Carmelo che affronterà il processo “a piede libero”.

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