Reggina, il bilancio di Taibi: “deluso da Marco Rossi. Non pensavo Galabinov scendesse in B. E su Faty e Mangiarano…”

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Le parole del Direttore Sportivo della Reggina Massimo Taibi in conferenza stampa, a qualche giorno dalla chiusura del mercato

Mercato chiuso, tempo di resoconti. A qualche giorno dalla conclusione delle trattative, il Direttore Sportivo della Reggina Massimo Taibi ha incontrato i giornalisti all’interno della sala stampa dello stadio Granillo. Queste le sue parole.

RINNOVO“Io inizierei dalla fine, dal rinnovo contrattuale. Ringrazio il presidente Gallo per la fiducia che depone in me, per le parole che ha detto, sulla mia persona. Io così posso continuare il mio percorso nato tre anni fa. Il progetto va avanti, sono fiero di lavorare per questa città che mi ha dato tanto prima da calciatore e poi da dirigente. Sono felice, poter continuare qui per me è qualcosa di importante, spero di poter ottenere altri importanti risultati”.

MERCATO“Volevo anche condividere con voi quanto è stato fatto in questo mercato. Abbiamo puntato sul senso di appartenenza, a partire da mister Aglietti, che ha avuto la fortuna di giocare qua. Abbiamo cercato di creare una squadra che sposasse totalmente le sue idee. Sono contento soprattutto delle cessioni, è stato il mercato peggiore degli ultimi vent’anni e a differenza di altre squadre – in cui non sono riusciti a cedere tanti esuberi – noi ce l’abbiamo fatta. Spero ci sia compattezza tra società, tifoseria e voi della stampa. Sono sicuro che ognuno di voi cerca il bene di questa maglia. La delusione? Sotto l’aspetto umano Marco Rossi, sotto quello tecnico non è giusto fare nomi”.

LA COSTRUZIONE DELLA SQUADRA “Inizialmente avevo un’idea sulla squadra, ma quando ho avuto l’impressione di poter recuperare Menez ero a posto così. E io credo che lui, per come si sta allenando adesso, è un giocatore importante. Non vedevo in giro un giocatore più forte di lui”.

MANGIARANO E I TANTI DG – “Su Mangiarano è stato fatto un comunicato in cui è stata espressa da ambo le parti felicità. Io posso solamente unirmi. In quei mesi che è stato con me è stato fatto un bel lavoro, siamo stati bene, abbiamo lavorato insieme e lo ringrazio. Su Tempestilli preferisco non parlare”.

LA SCELTA DEGLI ATTACCANTI E NON SOLO  “Se io vado a trattare Pettinari, Galabinov e Di Carmine, per me non ce n’è uno più importante. Li ho trattati tutti e tre e quello che mi ha dato maggior convinzione è stato Galabinov, nato per caso in 15 giorni. Non pensavo potesse scendere in B sinceramente, ma appena ho saputo della sua volontà sono andato dritto. Dalle Mura mi ha ringraziato ma mi ha detto che avrebbe voluto fare un’altra esperienza, per fortuna si è creata un’alternativa, cioè Amione. Ringrazio pubblicamente Faty perché è venuto incontro al club. Spero di recuperarlo per gennaio, vedremo se poi sarà il caso di tenerlo o no”.

I GIOVANI E LE OPERAZIONI ‘ALLA RIVAS’ “I primi anni c’era poco o niente da patrimonializzare. Adesso si deve. Non è facile fare degli affari come quello di Rivas, perché ho preso un calciatore a un prezzo abbordabilissimo. Se possiamo fare lo stesso con qualcuno tra i vari giocatori in prestito, tra cui Adjapong, Turati, Tumminello e Cortinovis? Dipende dalle altre società, quelle di appartenenza, però se ho la possibilità di fare un’operazione simile ci provo, con i vari ragazzi che abbiamo in prestito. Sono convinto che li vedremo in campo, sono forti e si ritaglieranno spazio. E poi a noi come società serve farli giocare per tanti motivi”.

COSA NON RIFARE“Tante cose col sennò di poi non le rifarei, tutte le scelte che ho fatto le ho fatto di pancia. Chi opera sbaglia. So di gente più grande di me che sbaglia, è importante chiudere l’anno bene e io posso ritenermi soddisfatto dei risultati raggiunti, anche grazie all’aiuto della società. Nel finale abbiamo ottimizzato, con le cessioni, più per un discorso organizzativo che economico”.

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