Reddito di Cittadinanza, Klaus Davi raccoglie la provocazione di Briatore: “apriamo un ristorante in Calabria”

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“Apriti un ristorante, te lo finanzio io e poi vediamo se trovi giovani che vogliono lavorare”: così Briatore si era rivolto a Klaus Davi, il noto massmediologo ha accettato la “sfida”

Sul reddito di cittadinanza è divisa in due fazioni l’opinione pubblica. A far riflettere nell’ultima settimana sono state le parole di Flavio Briatore, che sul tema è sempre strato contrario e in un’intervista ha affermato: “il problema del reddito di cittadinanza, non c’è alcun giovane che ha voglia di lavorare durante la stagione estiva” e “non è vero che si offrono contratti bassi” e quindi “il governo doveva sospendere il reddito da maggio a ottobre, dare la possibilità ai giovani di fare la stagione e poi riprendeva a ottobre”. E’ quanto sostiene l’imprenditore, che poi sottolineava il fatto che “in questo modo lo stato avrebbe risparmiato e magari avremmo trovato qualcuno che lavorava tutto l’anno”. Una posizione che entra in contrasto con quella di Klaus Davi. Il noto massmediologo è su una linea di pensiero differente, anche per questo motivo ha lanciato una provocazione: “al di là delle differenti idee politiche, ho la massima stima per Flavio Briatore e presto lo andrò a trovare per vedere se veramente potremo aprire un ristorante. A me piacerebbe farlo in Calabria. Mi affiderei completamente allo staff di Briatore ma ci metterei qualche mia idea. Sarebbe un segnale molto forte, io credo molto nelle potenzialità di quella terra”.

Questo particolare è stato tirato dal cilindro da Klaus Davi all’indomani delle dichiarazioni dell’imprenditore piemontese nel corso della trasmissione “Morning News” su Canale 5 aveva affermato: “Klaus, apriti un ristorante, se vuoi te lo finanzio io. Poi assumi chi devi assumere. Vediamo se dopo 6 mesi vieni da me a dirmi che non trovi nessuno”. Lunedi il giornalista sarà già in Calabria per presentare il libro di Gratteri “Non chiamateli eroi” a Catanzaro e martedì a Reggio: “comincerò in quei giorni a fare mente locale su che taglio dare al ristorante”. Davi non ha ancora le idee chiare, tuttavia si sbilancia: “sicuramente ci saranno i mei vini preferiti ossia Ornellaia, Sassicaia ma anche specialità locali come il Cirò Rosso, il Moscato di Saracena e tanti altri. Dovrà essere un locale con cibo di qualità ma attenzione anche per il popolo. Sono certo che sarebbe un successo”, conclude Davi.

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