Covid, “l’immunità di gregge è una chimera”: Cartabellotta smonta la fake news del Governo italiano

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Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, in una nota contenente l’ultimo report della settimana 1-7 settembre, ha spiegato in cinque punti perché l’immunità di gregge non potrà mai essere raggiunta

“A fronte di un dibattito politico e di una comunicazione pubblica che rincorrono percentuali target di copertura vaccinale è bene ricordare che oggi non esistono i presupposti epidemiologici per conquistare la cosiddetta immunità di gregge, in grado di proteggere i non vaccinati grazie ad un’elevata percentuale di persone non più suscettibili al contagio, perché vaccinate o guarite” da Covid-19. Lo afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, in una nota contenente l’ultimo report della settimana 1-7 settembre. A sostegno della tesi, il professore spiega che l’immunità di gregge non potrà essere raggiunta perché:

  • Nessun vaccino è approvato per i soggetti sotto i 12 anni compiuti: oltre 5,8 milioni di persone (9,9% della popolazione) tra cui il virus continua a circolare;
  • Vaccini anti-COVID-19 non conferiscono immunità totale contro il virus e anche chi è vaccinato;
  • ha una probabilità, seppure molto più bassa, di infettarsi e trasmettere il virus. In Italia l’efficacia del vaccino nei confronti dell’infezione si attesta intorno al 78%.
  • L’efficacia dei vaccini nei confronti dell’infezione inizia a ridursi dopo circa 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale.
  • Nei Paesi a basso reddito meno del 2% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino: una iniquità di accesso ai vaccini che contribuisce alla circolazione del virus e all’emergenza di nuove varianti.

Fatte queste premesse, la Fondazione Gimbe spige che “non è possibile definire una percentuale di popolazione vaccinata in grado di “spegnere” l’interruttore della circolazione virale. L’obiettivo di salute pubblica è quello di vaccinare tutti coloro che non presentano specifiche controindicazioni, sia per la protezione individuale da malattia grave o decesso, in particolare per gli over 50, sia per ridurre al minimo la circolazione virale”. Una smentita dunque clamorosa alle parole del Commissario Straordinario per l’emergenza Figliuolo che, annunciando il superamento dell’80% di italiani con almeno una dose di vaccino ricevuta, aveva affermato che “il nostro Paese è vicinissimo all’immunità di gregge”. E così, mentre in Italia si continua ad inseguire un traguardo che non sarà mai raggiunto, come affermato da tantissimi scienziati, in Europa anche la Danimarca segue il modello di Svezia e Regno Unito ed elimina tutte le ultime restrizioni anti-Covid, compreso l’obbligo del Green Pass per entrare nelle discoteche e negli stadi. Il 75% della popolazione danese sopra i 12 anni è stato vaccinato (numeri molto simili a quelli dell’Italia), inizia adesso la vera fase di convivenza col virus.

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