Green Pass, 1 poliziotto su 5 non ha ricevuto il vaccino: “21mila agenti fanno preoccupare il Viminale”

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Dal prossimo 15 ottobre il 20% dei poliziotti dovrà munirsi di un tampone negativo per svolgere il proprio servizio: “gli organici sono già carenti: il numero di operatori è esiguo e un’eventuale riduzione causa Green Pass creerebbe parecchi problemi”

Con l’introduzione del Green Pass obbligatorio ai lavoratori pubblici e di aziende private, come deciso giovedì in Cdm, dal prossimo 15 ottobre il Governo italiano dovrà tenere comunque alta l’attenzione. Le carceri e le strade italiane, come riporta questa mattina Il Giornale, potrebbero trovarsi improvvisamente sguarnite di migliaia di poliziotti. Non si tratta di una protesta, o di uno sciopero particolare, ma dell’effetto del decreto sul passaporto vaccinale. Lo scorso 3 settembre il Viminale ha infatti informato che il 20% degli operatori di Polizia ha spontaneamente scelto di non ricevere neanche una dose del vaccino. Fino a ieri gli effetti pratici erano molto limitati: hanno fatto il giro d’Italia le immagini dei militari esclusi dalle mense e costretti a mangiare all’aperto, lontani dai colleghi invece muniti della Certificazione Verde. Ma, a parte qualche voce di dissenso, niente di così plateale è mai avvenuto. Adesso invece il rischio è quello di una multa salata o peggio della sospensione dall’attività di lavoro, con tanto di blocco dello stipendio. A meno che non si facciano un tampone (a prezzo calmierato) ogni due giorni.

Sino ad un paio di settimana fa erano circa 21 mila gli agenti non ancora vaccinati. “Ad oggi siamo intorno ai 76.600 vaccinati a fronte di 98mila poliziotti”, spiega al Giornale Fabio Conestà, segretario generale del Mosap. Le pattuglie, dunque, presto potrebbero dover gestire un possibile calo di divise operative. “Non possiamo permetterci che venga distratto personale dal servizio di controllo del territorio – continua Conestà – . Gli organici sono già carenti: il numero di operatori è esiguo e un’eventuale riduzione causa Green Pass creerebbe parecchi problemi”. Dello stesso parere anche Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria. “Sono ben 13mila, più di un terzo, gli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria che non si sono ancora sottoposti neppure alla prima dose – spiega – . Cosa succederebbe in caso di sospensioni dal servizio?”. De Fazio parla di pericoli per la “tenuta della sicurezza”, in un sistema carcerario “già in gravissima emergenza”: la carenza di organico, senza l’effetto Green Pass, è già stata quantificata in 17mila unità mancanti.

La soluzione sarebbe quella che gli agenti si vaccinassero, ma per ora non è previsto alcun obbligo in questo senso. In alternativa i titubanti, per ottenere il Green Pass, dovranno sottoporsi a tampone ogni 48 o 72 ore. E qui però s’inserisce un problema di costi. Come gli altri lavoratori, anche i poliziotti dovranno pagarsi di tasca propria il test. Costo dell’operazione: circa 200 euro al mese a testa. Conestà chiede che venga “assicurato il tampone gratuito considerata la specificità della mansione”, ma sul tema per ora Draghi è stato perentorio ed ha alzato un muro difficile da abbattere.

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