Dire “siamo adulti e vaccinati” è offensivo?

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Un interessante dibattito si è aperto sull’argomento grazie all’associazione “io non me lo faccio”

Di Kirieleyson. L’Associazione ”io non me lo faccio” sta conducendo una campagna contro l’utilizzo il modo di dire  “siamo adulti e vaccinati” adducendo la motivazione che la stessa sarebbe politicamente scorretta in quanto discriminatoria nei confronti di coloro i quali il vaccino, per svariati motivi, non lo hanno fatto.

In proposito l’Associazione sta raccogliendo le firme (ne ha già raccolte ad oggi, secondo fonti interne all’associazione stessa, ventisette) per indire un referendum per l’abolizione nella lingua italiana della frase idiomatica in questione, proponendone in sostituzione un equivalente ma più corretto “siamo adulti e abbiamo due dita di peli sullo stomaco”.

L’idea ha causatole le immediate rimostranze di un’associazione femminista lombarda che ha etichettato la frase sostitutiva ipotizzata dai “io non me lo voglio fare”, come nettamente maschilista e offensiva nei confronti delle donne.

Alle donne si sono associati poi anche i glabri. Al riguardo uno sciopero ad oltranza sarebbe stato minacciato da alcuni sindacati autonomi.

Molto civile invece, anche se comunque perentoria, la reazione dei cinesi e giapponesi residenti in Italia che si sono limitati a dire “a noi piaceva com’era prima: i peli i sullo stomaco non ci piacciono”.

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