Green Pass, la difesa di Castellino e Fiore: “Forza Nuova non opera da un anno. Corteo Cgil? Trattativa con polizia”

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Castellino e Fiore si difendono dopo il presunto assalto alla Cgil: Forza Nuova non opera da un anno, il corteo verso la Cgil è stato autorizzato dopo una trattativa con la polizia

Forza Nuova non opera più da oltre un anno“. È quanto dichiarato da Giuliano Castellitto, leader del partito di estrema destra: affermazione che si scontra con le indagini degli inquirenti, ma confermata da un altro arrestato, Salvatore Lubrano. Dal carcere di Poggio Reale, Castellino ha risposto alle domande dell’interrogatorio di garanzia spiegando la sua versione dei fatti su quanto accaduto sabato scorso: “eravamo lì per protestare contro il Green Pass. Ma non siamo andati come militanti di Forza Nuova perché il movimento non opera più da venti mesi“.

In merito all’assalto alla sede della Cgil, gli indagati avrebbero affermato, secondo quanto si legge su “La Repubblica”: “abbiamo cercato di contenere le cose, abbiamo trattato con la polizia e i funzionari della Digos“. Autorizzati a sfilare verso la Cgil, per una protesta pacifica (“volevamo fare solo un sit-in), gli indagati hanno affermato che la situazione sarebbe scappata di mano a causa di alcuni facinorosi: “la protesta inizialmente era pacifica“. Fiore ha addirittura ammesso di essere entrato nella sede del sindacato, ma solo alla fine della devastazione, per far uscire delle persone. Biagio Passaro, leader del movimento “Io Apro”, colui che ha fatto la diretta Facebook, si è difeso affermando di essere entrato dopo l’accaduto e aver detto a tutti di “non distruggere nulla“.

Giuliano Castellino, Roberto Fiore, Salvatore Lubrano, Pamela Testa, Luigi Aronica e Biaggio Passaro hanno chiesto di essere scarcerati, o comunque di essere sottoposti a misure cautelari più blande. Viene anche giustificato l’assalto al blindato della polizia: “aveva investito tre manifestanti e dovevamo fermarlo“. Pamela Testa, ripresa con indosso una felpa di Forza Nuova, ha anche detto di non essere una militante del partito: “sono una privata cittadina che ha perso il lavoro“, spiega. Una versione  che non coincide con quanto narrato nelle informative degli inquirenti. Adesso tocca al gip che deciderà se convalidare o meno l’arresto anche in base ai video prodotti dalla Procura. Paolo Colosimo, avvocato di Aronica, ha depositato un video che ritrae il suo assistito mentre dialoga con un agente che gli dà una pacca sulla spalla. Secondo la difesa è la prova che l’indagato non avrebbe attriti con le forze dell’ordine.

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