Green pass: pm Roma chiese l’arresto di Castellino ad agosto, ma gip disse no

StrettoWeb

Per Castellino furono sollecitati i domiciliari, ma furono ritenuti sufficienti gli elementi portati dall’accusa

Ad agosto la Procura di Roma aveva chiesto di arrestare Giuliano Castellino, leader di Forza Nuova, alla luce delle continue violazioni degli obblighi imposti dalla sorveglianza speciale. Una richiesta che venne respinta dal gip della Capitale. Dell’episodio scrivono in queste ore Il Corriere della Sera e Repubblica. La richiesta dei pm di piazzale Clodio venne formalizzata il 3 agosto scorso. Per Castellino, ora in carcere per gli scontri avvenuti sabato e in particolare per l’assalto alla Cgil, furono sollecitati i domiciliari. Ma tre settimane più tardi, il 25 agosto, il giudice delle indagini preliminari ha negato la custodia cautelare.

Alla base della decisione del giudice alcune sentenze della Corte costituzionale e della Corte europea dei diritti dell’uomo hanno ristretto il campo della “violazione degli obblighi” per chi viene sottoposto alla sorveglianza speciale: l’inosservanza delle regole di “vivere onestamente” e di “rispettare le leggi” non è sufficiente. Secondo la Procura, i comportamenti di Castellino erano andati ben oltre, perché dal suo scendere in piazza nonostante i divieti derivava la commissione di altri reati; in particolare dal 2020, dai primi raduni anti-chiusure fino agli appuntamenti anti-green pass del luglio scorso. Ma il gip non ha ritenuto sufficienti gli elementi portati dall’accusa.

L’avvocato Taormina svela i retroscena della protesta No Green Pass a Roma: “Lamorgese non ha fatto il suo dovere, c’era un accordo con la Digos”

Condividi