No Green Pass, altro che passo indietro: il Prefetto di Trieste avverte i portuali, ma il blocco dello scalo “da domani prosegue ad oltranza”

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“La manifestazione non è stata autorizzata, impedisce l’accesso dei lavoratori al porto e blocca l’attività”: il Prefetto prova a fermare le proteste, incassa però la resistenza di chi protesta contro il Green Pass

La manifestazione “si configura come interruzione di pubblico servizio, quindi è perseguibile” come reato. E’ così che il Prefetto di TriesteValerio Valenti, ha avvisato i portuali che da domani mattina (ore 6.00) daranno il via alla protesta contro l’obbligo di Green Pass sul luogo di lavoro. I lavoratori hanno confermato il “blocco a oltranza” dello scalo marittimo, nonostante le notizie trapelate nel pomeriggio che avevano lasciato pensare ad un mezzo passo indietro. “Nessuna proroga, il resto sono fake news”, hanno affermato. Il blocco annunciato preoccupa il Prefetto, che spiega: “è una manifestazione presentata come sciopero. Non è stata convalidata dalla Commissione di Garanzia, quindi è una manifestazione non autorizzata che impedisce l’accesso dei lavoratori al porto e blocca l’attività. Si configura cioè come interruzione di pubblico servizio, quindi è perseguibile”. E precisa che per questo reato “non è previsto l’arresto, ma una denuncia per gli organizzatori”. Infine, Valenti auspica che “non si verifichino incidenti”, e in proposito “ci sarà una presenza adeguata” e “rafforzata delle forze dell’ordine”.

Sulla protesta parla anche il presidente del porto di Trieste, Zeno D’Agostino: “a chi mi ha dato del traditore degli interessi dei portuali, rispondo dicendo che il porto non si tocca, è il valore supremo che dobbiamo garantire”. E aggiunge: “vorrei vedere chicchessia nel mio ruolo accettare il blocco a oltranza. Un’ipotesi che è l’antitesi di quello che noi garantiamo al mercato: pianificazione e attendibilità”.

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