Colpo di stato in Sudan, rientra in Italia il musicista Franco Eco: “presto a Crotone dalla mia famiglia”

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È rientrato in Italia Franco Eco, il musicista originario di Crotone, rimasto bloccato in Sudan dopo il colpo di stato militare dei giorni scorsi

Rivedere nuovamente l’alba dall’Italia non ha prezzo. Ora sono in taxi verso casa. Vado a dormire e poi mi risveglierò da questo sogno… e presto sarò dalla mia famiglia a Crotone“. Questo il messaggio di Franco Eco, compositore e musicista calabrese tornato in Italia dopo essere rimasto bloccato nel Sudan a causa del colpo di stato militare avvenuto nei giorni scorsi.

Franco Eco, in rappresentanza dell’Italia, aveva presentato al Sama Festival lo spettacolo “Dante Concert” lo scorso 23 ottobre. Il musicista è rimasto confinato in albergo insieme ad altri artisti di tutto il mondo, in attesa di un aereo che lo riportasse sano e salvo in Italia. Venerdì sera la svolta. Inizialmente, Eco doveva imbarcarsi su un volo per l’Italia che però non è mai partito. “Pochissimi i voli, l’aeroporto è stato praticamente preso d’assalto. Il mio volo è stato cancellato – racconta Ecoe mi sono imbarcato su un aereo con scalo in Etiopia. Ora sono finalmente a Roma. Il mio grazie grande grande a tutto il corpo diplomatico dell’ambasciata italiana in Sudan, in particolare a Fortunato Mangiola, giovanissimo vice ambasciatore che alla sua prima esperienza si è ritrovato a gestire una situazione che nessuno avrebbe potuto immaginare. Molto presto sarò a Crotone a riabbracciare la mia famiglia e tutta la mia città che tanto mi è stata vicina in questo difficilissimo momento. In questi giorni ho raccolto tanto di quel materiale umano con cui vi ringrazierò presto e a modo mio; non vedo l’ora di tornare in studio per iniziare le registrazioni del Dante Concert vol.2 che dedicherò al popolo sudanese. Da Khartoum – racconta il compositoremolti stanno scappando. Il mio pensiero è soprattutto agli amici, a Randoz, Omar, Islam e a tutti quei ragazzi del Sama Music Festival e oltre che sono laggiù, consapevoli che la cultura crei confronto e critica per un mondo migliore“.

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