No Green Pass: a Milano si protesta per il 15° sabato consecutivo, Stefano Puzzer firma un “patto” coi portuali di Genova [FOTO]

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    Foto di Matteo Corner / Ansa
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StrettoWeb

La pioggia ha limitato le manifestazioni di oggi: a Milano e Genova i No Green Pass hanno comunque organizzato le proteste

Ha appena preso il via nel pomeriggio, in piazza Duomo a Milano, il presidio No Green pass organizzato dai movimenti No Paura Day e Primum Non Nocere. Poco più di un migliaio i militanti presenti in piazza, i manifestanti sono stati limitati dalla pioggia che da mezzogiorno è iniziata a scendere sul capoluogo lombardo. Prima dell’inizio degli interventi dal palco, gli organizzatori hanno trasmesso una vera e propria compilation di canzoni ‘no vax’, da ‘la pandemia è una bugia’, a ‘sono un complottista’, fino a ‘come Montanari e Montesano’, dedicata al professor Massimo Montanari, docente di diritto commerciale all’UniMoRe e all’attore romano. Diverse le croci presenti in piazza, dove è anche stato realizzato un cartellone gigante con la scritta ‘nessuna correlazione’ e i ritagli di articoli web su persone che avrebbero perso la vita a causa del vaccino. Tra le persone che dovrebbero intervenire dal palco, anche l’ex portavoce dei portuali di Trieste, Stefano Puzzer, e il docente di comunicazione sociale Alberto Contri. Al termine del presidio, previsto alle 17.30, prenderà il via, per il quindicesimo sabato consecutivo, il corteo dei No green pass, che dopo una mediazione fatta ieri in Questura, dovrebbe terminare di fronte alla sede milanese della Rai di corso Sempione.

Stefano Puzzer a Genova con i No Green Pass

Intanto, i No Green Pass sono scesi nuovamente in piazza anche a Genova. Diverse centinaia di persone si sono radunate in piazza Matteotti alle 15. Dagli scalini di palazzo Ducale ha parlato anche il leader dei portuali di Trieste, Stefano Puzzer, divenuto anche il protagonista di quello che è il movimento di dissenso contro la Certificazione Verde: “devo dire che è una grande emozione essere con i fratelli di Genova. A Trieste c’erano lavoratori che hanno sempre lavorato fianco a fianco, hanno lavorato in pandemia per il bene del lavoro e della propria città. Ci siamo trovati di fronte a questo ricatto. La libertà di scelta è alla base di tutto, io mi sarei trovato ad andare a lavorare sapendo che i miei colleghi sarebbero rimasti a casa. Sarà l’ambiente del porto, ma io in porto ho conosciuto persone che mi hanno insegnato la solidarietà, la fratellanza e il rispetto delle idee di tutti”.

Dipende solo da noi il futuro dei nostri figli, questo è solo il primo passo e dobbiamo bloccarli subito – prosegue Puzzer – . Dobbiamo farlo con le armi che non conoscono, per questo il governo è in difficoltà: non conosce il parlare con il cuore e pacificamente. Avete visto a Trieste quando siamo stati schifosamente attaccati, abbiamo dato un esempio di orgoglio e responsabilità. Non c’era stata nessuna mossa illegale. Per me oggi è una giornata speciale, sapere che i portuali di Trieste e di Genova possono iniziare un percorso bloccando l’economia nei porti italiani, Io vi ringrazio, non molleremo e martedì ci divertiremo”. Durante l’evento si è concretizzato un “patto” tra i portuali di Genova e Trieste, che proseguirà fin quando il Governo italiano avrà abolito il Green Pass.

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