Obbligo vaccinale, sindacato di Polizia: “contrari in modo categorico, è un siero sperimentale non approvato da EMA e AIFA”

StrettoWeb

Obbligo vaccinale per la Polizia di Stato, la lettera della Segreteria Nazionale LI.SI.PO.

La Segreteria Nazionale LI.SI.PO. (Libero Sindacato di Polizia) ha inviato una lettera avente oggetto “Domande e valutazioni sull’obbligo vaccinale“, al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, al Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, al Ministro della Salute Roberto Speranza, al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, al Capo della Polizia Lamberto Giannini, al Ministero dell’Interno Dipartimento della Pubblica Sicurezza Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, alla Direzione centrale di sanità e al Direttore centrale di sanità – Dirigente Generale Medico Fabrizio Cipriani.

Ecco il testo integrale della lettera:

Egregio Signor Presidente,
Illustrissime Autorità,
il Libero Sindacato di Polizia – LI.SI.PO., a più riprese, ha espresso in modo categorico la contrarietà all’obbligo vaccinale per gli appartenenti agli operatori della Polizia di Stato, poiché ritiene che per forzare l’articolo 32 della Costituzione, subordinando l’interesse del singolo ad una presunta tutela dell’interesse pubblico (che sappiamo non sussistere perché il vaccinato tutela se stesso da un eventuale ricovero in caso di contagio, ma non è assolutamente vero che non possa contagiare altri), ad oggi, manca l’approvazione degli Enti preposti all’autorizzazione della commercializzazione del farmaco (E.M.A. e A.I.F.A.). Enti che si guardano bene dall’autorizzare il siero sperimentale senza dati scientifici a supporto, sebbene il loro collaterale organo Statunitense l’abbia fatto con molta rapidità, riservandosi però di divulgare tutti i dati e le informazioni su cui si è basata per autorizzare il “vaccino” anti Covid-19 di Pfizer tra cinquantacinque anni, già, nell’anno 2076… (fonte: “Il tempo.it” del 19.11.2021), il che lascerebbe a pensar male anche il più buonista e perbenista di questo mondo. Riteniamo, pertanto, che la vaccinazione obbligatoria assunta quale requisito essenziale per lo svolgimento delle attività lavorative, costituisca fonte di discriminazione tra Poliziotti “buoni” e Poliziotti “cattivi”: i primi, quelli che non avranno avuto dubbi nella Scienza (o, loro malgrado, avranno accettato tacitamente il rischio di vaccinarsi), verranno PREMIATI con il permesso a continuare la propria prestazione lavorativa ed esercitare i loro diritti; i secondi, quelli che ancora nutrono dubbi e incertezze sia sull’efficacia del siero sperimentale anti covid, sia sulle eventuali reazioni avverse che possano derivare dallo stesso “vaccino” (e per il quale sembrerebbe si siano verificati casi di emiparesi, di miocardite e nefasti epiloghi con comprovata correlazione all’inoculazione), verranno PUNITI, impediti a svolgere attività lavorativa dal 15 dicembre p.v., privando loro anche di emolumenti e diritti fondamentali sanciti nella Costituzione. Proprio nel rispetto di questi “secondi” nostri colleghi, poniamo a Codeste Autorità alcuni interrogativi ai quali gradiremmo delle risposte, che, data la netta determinazione con cui hanno adottato talune misure coercitive, supponiamo ne abbiano di scientificamente avallate, per dare rassicurazioni e maggiore fiducia nella scienza oltre che credibilità alla Loro autorevolezza:

  1. Si potrebbe conoscere la lista completa dei componenti del suddetto “vaccino” onde evitare di incorrere in reazioni allergiche?
  2. Si potrebbero conoscere tutti gli effetti collaterali che questo vaccino ha causato dall’inizio della sua sperimentazione su larga scala?

Alla luce di quanto sopra esposto, auspichiamo Loro cortese cenno di risposta (per fornire rassicurazioni ai più dubbiosi). Nel merito, questa O.S. rappresenta, altresì, che dal momento in cui il vaccino sarà obbligatorio, non potrà essere estorta la firma del consenso e che le responsabilità penali e risarcitorie per eventuali conseguenti reazioni nocive correlate all’inoculazione vaccinale, saranno da imputarsi direttamente al Medico inoculatore, al Ministero della Sanità, al Ministero dell’Interno ed al Governo impositore, per quanto di relativa responsabilità.
Cordiali saluti.

Condividi