Consiglio regionale a Reggio Calabria, i primi 50 giorni di Occhiuto: “giorni intensi, numerose emergenze. Successo della campagna vaccinale”. Le opposizioni insorgono

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Reggio Calabria: oggi nuova seduta del Consiglio regionale. In apertura di seduta, il presidente Roberto Occhiuto spiega i primi 50 giorni di attività dal suo insediamento

A Palazzo Campanella a Reggio Calabria nuova seduta del Consiglio regionale. In apertura di seduta, il presidente Roberto Occhiuto spiega i primi 50 giorni di attività dal suo insediamento. “Sono stati giorni intensi – ha detto – anche molto impegnativi. Mi sono trovato ad affrontare le emergenze di questa Regione, bellissima, ma nello stesso tempo complessa, e mi sono dedicato all’efficientamento della macchina burocratica, per evitare che la Calabria perda questo straordinario appuntamento con la storia determinato dalla convergenza di più risorse, come il Pnrr, i Fondi di sviluppo e coesione e l’utilizzo delle risorse di Bilancio dello Stato e della stessa Regione”. Su un altro fronte, Occhiuto ha informato di avere avviato una serie di interlocuzioni con il Governo. “Abbiamo l’esigenza di recuperare credibilità – sottolinea – e far diventare una regola il fatto che i nostri ‘tempi’ possano essere quelli ordinari con le risorse dell’Europa. Vorrei che costruissimo una macchina capace di reagire a questi tempi con la velocità imposta dall’Europa. E’ necessario recuperare la nostra reputazione in Europa. Gli incontri che ho avuto che le direzioni generali della Commissione europea a Bruxelles sono stati utili. Tanto che anche la Commissaria Europea mi ha chiesto un incontro. Credo che quello che abbiamo fatto contribuirà a risolvere il problema della sospensione dei pagamenti per la Calabria. Se questo provvedimento sarà chiuso, vuol dire che quella attività ha funzionato. Certo, ho assunto anche degli impegni. Ne ho già discusso con i sindacati ed il partenariato. Se da una parte la quota di risorse di cui potrà fruire la Calabria sarà quadruplicata, dall’altra resta il pregiudizio di un’Europa che ci dice che sui fondi Fse non abbiamo speso quasi nulla“. Sulla sanità, Occhiuto ha evidenziato il successo della campagna vaccinale. “I nostri numeri sono superiori a quelli di altre Regioni – ha evidenziato-. Il mio obiettivo è far uscire la Calabria dal Commissariamento e le innovazioni normative che siamo riusciti a fra inserire nel Decreto fiscale del Governo ci hanno consentito, intanto, di nominare tre nuovi dirigenti e la possibilità’ di utilizzare personale della Guardia di finanza”. “Aver voluto delegare tutte le procedure di selezione della Regione e degli Enti strumentali al Ministero della Pubblica Amministrazione attraverso Formez è anche questo un modo per far capire che c’è un’altra Calabria – ha concluso Occhiuto soffermandosi sul capitolo del giudizio di parifica della Corte dei Conti – dove sono andato personalmente due volte. E credo che questo gesto sia stato molto apprezzato. Appena insediato ho scoperto che c’era il problema, eccepito dalla Corte dei Conti legato alla Diga del Menta. Un’opera che è stata realizzata, ma che non era più finanziata dal Governo. Abbiamo instaurato un contenzioso con il Governo. Oggi nel rendiconto che approviamo stasera, come Giunta regionale abbiamo recepito le obiezioni della Corte dei Conti, che di fatto toglie quest’opera dai residui attivi e la pone come un’opera finanziata dalla Regione con fondi propri. Questo ci consente di evitare che la Regione vada in esercizio provvisorio”.

Calabria, il Pd boccia il programma di Occhiuto

Il gruppo del Pd vota contro le linee programmatiche del governatore Roberto Occhiuto. Il capogruppo Nicola Irto ha motivato così la bocciatura del programma del centrodestra: “Si tratta di linee programmatiche scarne – esordisce Irto- che si limitano ad una mera elencazione di problemi e di obiettivi da raggiungere, senza accennare alle modalità concrete con le quali si intende operare. Non c’è una strategia per il rilancio degli aeroporti calabresi e anche le idee espresse sul Welfare appaiono confuse. E, di certo, non si possono ripetere gli errori commessi durante la scorsa legislatura sul Terzo Settore. Manca poi completamente una visione di insieme della Calabria che si vuole costruire e senza una visione chiara è praticamente impossibile dare le risposte che la Regione aspetta invano da anni”, conclude Irto.

Irto in Consiglio: “serve più coraggio nelle scelte. Non basta una nuova azienda, occorre un nuovo modello di sanità”

Il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Nicola Irto ha espresso la posizione dem sulla proposta di legge per l’istituzione dell’Ente di governance della sanità calabrese denominata “Azienda per il governo della sanità della Regione Calabria – Azienda Zero”. “Chiediamo di più in tema di sanità. Non ci si può limitare a pensare che l’istituzione di una nuova Azienda possa risolvere il disastro che ci si trova a dover gestire. Avremmo voluto sapere, invece, quale modello di sanità il governo regionale ha intenzione di adottare che, di certo, non si evince da questa proposta di legge che non definisce neanche in maniera netta quali competenze avrà questa nuova Azienda. Serve più coraggio nelle scelte e non meri spot comunicativi. Non è così che si potrà riformare la sanità calabrese dopo i lunghi anni di mala gestione e di commissariamento”, conclude Irto.

Antonio Lo Schiavo: “il presidente Occhiuto difenda la Calabria sull’autonomia differenziata”

“Più che entrare nel merito di ciò che contengono o, al contrario, non contemplano le dichiarazioni programmatiche del presidente Occhiuto, preferisco concentrare l’attenzione su ciò che ci aspetta nei prossimi anni anche alla luce dell’attuale emergenza sanitaria. Vi è in Calabria un grave problema sanitario e non possiamo dimenticare ciò che è accaduto nei mesi scorsi quando non siamo riusciti a spendere i fondi Covid per aumentare i posti nelle terapie intensive della regione. Se oggi siamo in Zona gialla, ciò è dovuto all’incapacità della politica. Un’incapacità di cui bisogna tenere conto per cercare di rimediare agli errori e ai ritardi”. Lo ha detto il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo (gruppo De Magistris presidente) nel corso del suo intervento nell’odierna assemblea di Palazzo Campanella relativamente alla discussione delle linee programmatiche presentate in aula dal presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto.

“Tra i temi più urgenti – ha detto Lo Schiavo – c’è quello dell’Autonomia regionale differenziata. L’incontro tra il ministro Gelmini e il governatore Zaia non lascia intravedere nulla di buono se l’obiettivo è quello di per avere più risorse e funzioni a beneficio di alcune regioni e a discapito di altre. C’è il rischio concreto di portare avanti un federalismo sbilanciato che rappresenterebbe un colpo al cuore per il Sud Italia e per la Calabria. Quindi mi chiedo: il presidente Occhiuto sarà il presidente dei calabresi? Metterà in atto una difesa delle politiche di coesione e di solidarietà nazionale? O sarà, invece, esponente di primo piano di una forza di governo che porta avanti logiche diverse? In sostanza ci chiediamo: quale sarà il ruolo della Calabria nei prossimi mesi rispetto al tentativo messo in atto dalle Regioni del Nord di rompere il patto di solidarietà nazionale? Quale l’idea rispetto alla concretizzazione dei Lep che devono essere uguali in tutto il territorio nazionale? Quale la visione sullo sviluppo della regione, sul ruolo strategico degli enti pubblici in Calabria, sulla governance pubblica negli asset strategici?”. Lo Schiavo ha aggiunto: “l’ultimo rapporto Svimez mette in evidenza le grandi disparità sociali che conosciamo bene, non è il caso di soffermarsi troppo su ciò che tutti noi abbiamo sotto gli occhi. Dobbiamo, piuttosto, avere una visione di sistema partendo, anche, da alcuni aspetti interessanti sul profilo tecnologico, sulla defiscalizzazione, sulle residenze fiscali legate alle Zes. Ma la vera sfida è come riuscire ad attirare investimenti sulle infrastrutture immateriali, oltre che su quelle materiali, investimenti su capitale umano, formazione, ricerca, università e scuola, innovazione. Questa è la sfida decisiva per la Calabria”. Quindi, il consigliere regionale si è soffermato sul lavoro. “La dignità del lavoro, la lotta al precariato – ha detto Lo Schiavo -, rappresentano temi urgenti e sentiti. Padri di famiglia che chiedono occupazione per i propri figli sono l’emblema del fallimento di intere classi dirigenti. Mai più bisognerà speculare sul bisogno, sulla disperazione, sulle clientele. Si cambi passo, si scelga il merito, si prediligano criteri oggettivi e di trasparenza. Senza merito e competenze la Calabria non potrà mai decollare”.

Infine, il ruolo dell’occupazione. “Lei, presidente Occhiuto – ha affermato – non ha bisogno di un governissimo come quello nazionale. Ha una maggioranza solida, non le servono le larghe intese. Ha invece bisogno di un’opposizione che la possa pungolare per fare meglio, che insista sul miglioramento delle proposte e dei metodi. Perché non faccia la fine di Aureliano Buendia, il colonnello di Cent’anni di solitudine di Garcia Marquez, che vedeva i suoi ordini eseguiti ancor prima che fossero impartiti, individuando in questo i contorni del suo fallimento”.

 

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