Reggio Calabria, oltre un chilometro di auto in fila per il tampone al drive-in di Pentimele. In questo delirio c’è tutto il fallimento dello Stato

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Reggio Calabria, centinaia di auto in fila dalle prime ore di stamani per fare un tampone molecolare gratuito al drive-in dell’Asp di Pentimele: una follia assoluta provocata dagli errori dello Stato

Un fallimento più che chilometrico. Che sarebbe successo tutto questo era facilmente prevedibile e infatti era stato previsto da chi per mesi è stato sbeffeggiato nell’assurda convinzione che con la vaccinazione di massa avessimo risolto tutto. E invece eccoci qui, con un livello di contagi mai visto prima e un panico dilagante provocato proprio da chi ha dipinto il Covid-19 per due anni come la peste nera, come il vaiolo, come un flagello universale. Ed è un disastro provocato soprattutto da chi, dilaniando il Paese, ha criminalizzato persino i tamponi che sono stati posti in alternativa alle vaccinazioni, e – caso unico al mondo tra i Paesi occidentali – imposti a pagamento nelle farmacie, mentre oltre il confine italiano si trovano gratis ad ogni angolo della strada e la popolazione viene quotidianamente incentivata a sottoporsi al più alto numero di test possibili. Ovviamente gratis e senza code grazie all’altissimo numero di postazioni.

Sono centinaia le automobili in coda dalle prime ore di stamani per un tampone molecolare gratuito nella postazione dell’Asp di Pentimele. La zona nord di Reggio Calabria è paralizzata tanto che sul posto sono dovuti intervenire persino gli agenti della Polizia Municipale nel tentativo di regolare la coda e il contemporaneo scorrimento veicolare. La coda inizia subito dopo l’uscita dalla tangenziale del porto. A provocare questa fila c’è un insieme di fattori che ha fatto impennare verso l’alto la domanda di tamponi molecolari: innanzitutto la nuova ondata di contagi con un grande numero di positivi (è la più grande dall’inizio della pandemia), e quindi un enorme numero di contatti che devono sottoporsi al test. Ma anche le regole su Green Pass e Super Green Pass, l’obbligo dei tamponi per i viaggi all’estero e per le visite nelle RSA anche ai vaccinati, il panico sulla variante Omicron che ha fatto crollare le borse mentre si tratta di un banale raffreddore al punto che in Sudafrica ha posto la fine di tutte le restrizioni e in Israele ha stoppato persino la quarta dose; ancora, la concomitanza con tanti altri virus influenzali che innescano la psicosi da Covid-19 con l’eccezione di qualche raro medico di famiglia  illuminato che somministra i classici farmaci anti influenzali evitando lo strazio di una inutile fila per il test, e la contingenza delle festività natalizie con il rientro di familiari e parenti che vogliono controllarsi per evitare di contagiare i più anziani.

Il denominatore comune di tutto questo è l’impreparazione dello Stato a fronteggiare questa situazione, che è comune a tutte le città d’Italia e raggiunge picchi insostenibili negli Aeroporti per i viaggi internazionali: se anziché alimentare divisioni sui vaccini, nei mesi scorsi ci fossero stati investimenti su tamponi e sistema di tracciamento, oggi non saremmo in questa situazione. I tamponi dovrebbero essere gratis per tutti, ad ogni incrocio di ogni città. Sono l’unico strumento che garantisce la non contagiosità di un individuo, e quindi la sicurezza sanitaria dei luoghi. Invece in Italia persino il premier Draghi in una conferenza stampa del 22 luglio diceva che “il Green Pass è una misura con cui gli italiani possono continuare ad esercitare le proprie attività, a divertirsi e andare al ristorante, a partecipare a spettacolo all’aperto o al chiuso con la garanzia, però, di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose“. Il grande equivoco sulla non contagiosità dei vaccinati, dato per scontato dal Governo italiano mentre da tutto il resto del mondo emergevano già in estate evidenze scientifiche esattamente opposte, ha provocato questo disastro. Non è affatto vero che tra vaccinati si ha la garanzia di trovarsi tra persone non contagiose, ed è proprio così che si è generata l’ondata di contagi più grande di sempre, il panico più diffuso di sempre proprio perchè per mesi avevano raccontato che i vaccinati non si sarebbero potuti contagiare, e i disagi enormi che come sempre finiscono soltanto sulla pelle dei cittadini a causa dell’impreparazione dello Stato.

Un fallimento più che chilometrico.

Reggio Calabria, incredibili immagini da Pentimele: coda enorme per un tampone al drive-in [VIDEO]

Reggio Calabria, coda di un chilometro a Pentimele per i tamponi al drive-in dell’ASP [VIDEO]

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