Omicron, la speranza dalla Danimarca: “può essere l’ultima ondata Covid”

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Nota di speranza e ottimismo dalla Danimarca dopo uno studio sulla variante Omicron: su 93 persone ricoverate in ospedale a fine dicembre per la variante Omicron, meno di 5 hanno avuto bisogno delle cure in terapia intensiva

Un messaggio di speranza, che però non è solo augurio, anzi. Da uno studio in Danimarca, partito dall’osservazione di 12 mila nuclei familiari, è arrivata una nota di ottimismo in parte nella lotta al Covid, soprattutto grazie a Omicron: “Questo – rivela lo studio – potrebbe essere ciò che ci porta fuori dalla pandemia e fa in modo che questa sia l’ultima ondata Covid”.

Più nel dettaglio, i ricercatori dell’università di Copenhagen, dell’Istituto di statistica e dello Statens Serum Institut – struttura che si occupa di malattie infettive sotto la guida del ministero della Salute – hanno analizzato la circolazione della variante Omicron tra la popolazione vaccinata. Omicron appare nettamente più contagiosa rispetto alla variante Delta (il tasso è superiore di 2,7-3,7 volte) ma provoca un numero decisamente più basso di ricoveri in terapia intensiva. E questo elemento, appunto, autorizza un certo ottimismo. “I nostri risultati confermano che la rapida diffusione di Omicron può essere attribuita in via primaria alla sua capacità di superare l’immunità fornita dal vaccino più che all’incremento direttamente legato alla trasmissibilità di base”, le parole dei ricercatori nello studio che deve essere sottoposto a peer review. La ricerca ha confermato che i cittadini vaccinati con la dose booster non trasmettono il virus quanto i non vaccinati. “Omicron è capace di mettere sotto pressione il nostro sistema sanitario, ma tutto lascia supporre che sia meno severa rispetto alla variante Delta”, afferma la direttrice tecnica dello Statens Serum Institut, Tyra Grove Krause. Il rischio di ospedalizzazione, in sostanza, appare dimezzato: su 93 persone ricoverate in ospedale a fine dicembre per la variante Omicron, meno di 5 hanno avuto bisogno delle cure in terapia intensiva.

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