Cure negate ai non vaccinati, il servizio di Giordano che fa tremare Pregliasco: “intervenga l’Ordine dei Medici”

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Il direttore dell’ospedale Galeazzi di Milano sbugiardato con un video: “se hai un po’ di mal di piedi, te lo tieni per un mese in più, cosa vuoi fare…”

Il caso dell’ospedale Galeazzi continua a tenere banco nel corso delle trasmissioni televisive. Ieri il direttore Mario Giordano, su Rete 4 durante la trasmissione “Fuori dal Coro”, è tornato a parlare delle mancate cure per le persone che non hanno ricevuto il vaccino anti-Covid nell’azienda ospedaliera di cui è direttore sanitario Fabrizio Pregliasco. “È di una gravità spaventosa. È disumano che, con la stessa gravità della malattia, alcune persone vengono operate perché sono vaccinate mentre alcune persone non vengono operate perché non sono vaccinate”, afferma Giordano, introducendo l’argomento. Successivamente parte il servizio mentre mostra una circolare dello stesso Istituto Galeazzi, firmata dal professor Pregliasco, in cui viene specificato chiaramente che “dalla settimana del 10 gennaio, si ritiene necessario rivedere la programmazione degli interventi riservando l’attività a pazienti: che possiedono il Green Pass “rafforzato” (vaccinazione/guarigione)”. A quel punto Giordano chiede l’intervento dell’Ordine dei Medici e la sospensione di Pregliasco “per la discriminazione nelle cure a cui sta sopponendo i pazienti del suo ospedale”.

Durante la trasmissione, dopo aver concesso ad alcuni testimoni di raccontare la propria storia, viene anche mandato in onda anche uno stralcio di un’intervista dell’intervista di Francesco Borgonovo de “La Verità” proprio al Prof. Pregliasco. “Accettiamo tutti. Abbiamo posticipato con una serie di criteri di fragilità per riorganizzare l’ospedale e renderlo in sicurezza. Dobbiamo fare delle scelte. Abbiamo una richiesta pazzesca e facciamo delle valutazioni rispetto alla fragilità cardiologica, come dire, situazioni che possono impegnare la terapia intensiva. Lasciamo spazio per mantenere l’operatività”, ha affermato Pregliasco. Chi non ha la terza dose “è una persona che rischia di più in ospedale o per infettare perché noi seguiamo tutte le prassi, le procedure, quindi davvero… c’è questo limite”. Dei pazienti che non hanno la terza dose, Pregliasco dice: “aspetto un mese in più o lo farò tra un mese quando saremo tutti più tranquilli e affronteremo anche il suo caso con maggiore serenità e più rilassatezza. Se hai un po’ di mal di piedi, te lo tieni per un mese in più, cosa vuoi fare…”. Intanto, nei giorni scorsi, i giudici di Milano hanno convocato Pregliasco in Procura mentre la Regione Lombardia ha inviato i suoi ispettori all’ospedale Galeazzi per fare chiarezza sulla vicenda.

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