Reggina, riempire il Granillo e remare tutti nella stessa direzione: la lettera ai tifosi amaranto in vista del derby

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Momento difficile per la nostra Reggina

di Pensieri Amaranto – Riflettevamo, tra noi e noi, come è strana la vita; nel senso che quello che oggi pensi o dici, dopo qualche tempo viene smentito dalla realtà. Nel nostro caso ci riferiamo alle vicissitudini che sta vivendo la nostra amata Reggina. Monza-Reggina 1-0. La Reggina per l’ottava volta su dieci perde l’ennesima partita, avvicinandosi sempre di più alla zona retrocessione. Una partita dove la Reggina non ha tirato un tiro in porta e, addirittura, cosa rara, non ha usufruito neanche di un calcio d’angolo. I giocatori amaranto che hanno prodotto il nulla calcistico hanno ricevuto una media voto bassissimo (4,5-5) che raramente la stampa reggina assegna alla compagine calabrese.

A nulla è valso il cambio dell’allenatore che ha visto in pista (a malincuore?) nuovamente il Mister Toscano. Lo stesso, a fine partita, ha dichiarato che: “la parola d’ordine è reagire. Nel primo tempo la reazione della squadra mi è piaciuta(!).Il Monza non ci ha impensierito, anche se siamo stati poco pericolosi. Ci è mancato in pizzico di incisività e non ci dobbiamo demoralizzare e ritrovare la serenità perduta” (perché si parla di serenità e non di gioco, di tattica, di metodo, di condizione atletica?). Continua il Mister Toscano: “non è il momento dei processi, stiamo attraversando un periodo con tante difficoltà ma possiamo rialzarci e ripartire di slancio”. Quali sono le difficoltà ed in base a quale logica possiamo ripartire di slancio? Continua il Mister: “speriamo che possa venire qualcuno a darci una mano. Abbiamo pochi uomini in grado di attaccare la profondità” (fosse solo questo il problema?).

Qui assistiamo al fatto che ogni 6 mesi, se tutto va bene, si deve cambiare mezza squadra. Da chi dipende? Non ci vuole “la zingara” per avere una risposta. Il Mister, amareggiato, si lamenta che si sono scritte tante cose, si è parlato troppo e che troveremo altri ostacoli da superare per difendere la categoria (come siamo caduti in basso!). Nonostante ciò il Mister “vede positivo”: “al di là del risultato, ho apprezzato lo spirito dei ragazzi che non si sono risparmiati tenendo testa ai più quotati avversari. Sono convinto che ci risolleveremo. Non ho dubbi. Ci abbiamo provato fino al novantesimo”(probabilmente noi, inavvertitamente, abbiamo cambiato programma ed abbiamo visto un’altra partita).

Le ultime parole famose: “puntiamo a rifarci con la Ternana”. Tutte queste dichiarazioni le abbiamo lette domenica 23 gennaio. Lunedi 24 gennaio leggiamo dell’esonero di Toscano e del l’imminente arrivo di Stellone. Toscano va via dopo 3 partite con un solo punto conquistato. Ecco perché parliamo di come è strana la vita. Nel giro di 24 ore si passa “dalle stelle alle stalle” come se fosse trascorso tanto tempo, invece sono passati solo 39 giorni. Pare che il motivo dell’esonero sia stato un “duro confronto” tra il Mister ed il Presidente per alcune scelte sulla formazione e per quelle del calciomercato. Si riparte, quindi, con Mister Stellone che speriamo possa fare meglio di Aglietti e di Toscano. Certo il curriculum non è di grande prestigio, i risultati più importanti li ha raggiunti a Frosinone, poi è stato una continua discesa, l’ultima la retrocessione in serie D dell’Arezzo nel campionato scorso. Forse si poteva allargare il raggio di azione valutando allenatori come Castori, Liverani, Nicola che hanno maggiore esperienza.

5 Febbraio 2022 mattina: “il dado è tratto” e ci fidiamo e confidiamo sulle dichiarazioni di Stellone: “abbiamo un gruppo importante e ed ho fiducia in esso, visto il lavoro svolto durante la settimana. Deve continuare ad impegnarsi come sta facendo. Ho visto i ragazzi motivati, decisi a lasciarsi alle spalle il periodo negativo. Mi aspetto voglia, determinazione e spirito di sacrificio, qualità che i calciatori hanno “dentro” e devono metterli in campo”. Anche Bellomo sprizza fiducia: “ci siamo preparati al meglio. Vogliamo reagire, Invertire la rotta”. Continua Stellone: “la Reggina, nel mercato di gennaio, si è rafforzata e renderà la vita difficile a tutti. Ho visto grande disponibilità dei ragazzi durante la settimana di lavoro e questo mi fa ben sperare. C’è la possibilità di utilizzare i nuovi arrivati ed abbiamo ben studiato l’avversario. Mi aspetto voglia, determinazione e spirito di sacrificio. La squadra si è allenata molto bene ed ha voglia di riscatto. Prendiamo atto e, purtroppo, ricordiamo che non vinciamo dal 5 novembre”.

5 Febbraio 2022: Ternana-Reggina. Ecco quello che abbiamo visto noi: il centrocampo Reggino non regge il passo dei calciatori della Ternana; gli esterni umbri hanno campo libero; Montalto non pervenuto; ripartenze micidiali e totale dominio dei Ternani che verticalizzano con una certa facilità; al 13° primo gol della Ternana con la difesa amaranto “ferma”; al 16° secondo gol. Ternana-Reggina 2-0. Qui finisce la partita della Reggina con un risultato che non è stato più pesante perché Micai ha parato un rigore e i rossoverdi, benché abbiano mantenuto sempre il pallino del gioco, sono stati imprecisi nelle conclusioni. Senza sussulti i cambi della Reggina che solo al a 8 minuti della fine fa entrare in campo Denis. Quindi, per questa partita, dobbiamo dire addio ai buoni propositi dichiarati prima dell’incontro e dobbiamo smentire tutte le belle parole che a fine partita contrastano nettamente con i fatti.

Ma che sta succedendo ci domandiamo tutti. Come fa una squadra costruita ,almeno per i playoff, scendere in campo (giocare è una parola grossa) senza nerbo, in piena crisi, indolente, disperata, senza arte né parte, abbandonata al proprio destino, fragile, evanescente. Insomma una squadra composta da calciatori che non riescono più a trovare la “bussola”. A questo punto la Società non sapendo che “pesci prendere” tenta la carta del “silenzio stampa e del ritiro” sperando ad “un miracolo taumaturgico” che possa servire ad uscire da questo tunnel senza fine. Non possiamo pensare, neanche lontanamente, che la Reggina possa retrocedere ed i danni e le conseguenze che possono scattare. Purtroppo nel calcio bisogna stare sempre con “i piedi per terra”, vivere partita per partita. Non si possono e non si devono illudere i tifosi. Non più tardi del 10 gennaio scorso il team manager ha dichiarato: “faremo innesti mirati. L’obiettivo è agguantare l’ottavo posto. Possiamo farcela, abbiamo avuto un inizio incoraggiante poi c’è stato un calo imprevisto(?). Siamo convinti che quella di Toscano sia stata la scelta più logica, considerato il momento. Mimmo è un allenatore di carattere e lo ha dimostrato a Como, dove per più di un’ora abbiamo dominato sfiorando il raddoppio. Si è vista una reazione. Dobbiamo continuare nel percorso di crescita, a partire della prossima partita contro il Brescia. La Reggina non ha problemi economici, se non quelli che hanno tutte le squadre colpite dalla crisi. Non ci sono ritardi nei pagamenti degli stipendi. In caso contrario ci sarebbero stati inflitti punti di penalizzazione”.

A parte il capitolo Toscano tutti noi ci auguriamo che il Team Manager abbia ragione ed ci auguriamo che a partire dalla partita con il Crotone la Reggina riprenda a vincere, inanellando una serie di vittorie che nel breve la portino in zona playoff. Dopo tutto questo “panegirico”, veniamo a noi! In questi ultimi tempi ne abbiamo sentito di tutti i colori in merito alla crisi della Reggina. Si è straparlato di crisi di gioco, di allenatori incapaci, di calciatori che fanno una vita irregolare, che non vengono pagati gli stipendi, di disorganizzazione societaria, di conflitti societari interni, della lontananza del presidente, delle campagne acquisti sbagliate, di calciatori che non accettano il trasferimento, e quanto altro che crea malumore ed è deleterio per il miglior cammino della Reggina. Infine questa frase detta e più volte ripetuta da qualcuno: “la Reggina è nostra”. Condividiamo appieno questo detto e, nello stesso tutti noi dobbiamo essere conseguenziali per cui dobbiamo riempire tutti gli spalti del Granillo per tirare fuori dai guai, senza se e senza ma, la NOSTRA REGGINA sostenendola e tifando dal primo all’ultimo secondo di gioco. Altrimenti, come capita spesso nelle difficoltà, sono e rimangono “chiacchiere e tabacchiere di legno”, dove ognuno fa “SPUTAZZA”. QUINDI TUTTI ALLO STADIO PER TIFARE “FORZA REGGINA”.

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