Covid, De Luca sugli over 50 sospesi: “se non si vaccinano significa che non vogliono lavorare, largo ai giovani”

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“In un Paese civile nessuno si scandalizza se deve mostrare un certificato sanitario per entrare al Comune”, afferma il presidente della Regione Campania

“Vuol dire che non hanno bisogno di lavorare. Se è così, facciamo spazio ai giovani”. Nessuna preoccupazione da parte del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per le ricadute generate dalla sospensione dal lavoro per gli over 50 non vaccinati, dopo l’entrata in vigore a partire da oggi dell’obbligo per questa fascia di età. A margine della visita all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, il governatore si dice tranquillo su questo punto. “Per quello che mi riguarda – spiega – va benissimo così”.

De Luca ha quindi preso posizione anche sul dibattito in corso in merito all’abolizione del green pass rafforzato. “Abbiamo fatto benissimo a introdurlo – sottolinea – i cittadini devono essere responsabili della propria vita, ma anche degli altri, perché se io diffondo il contagio provoco un danno immenso. I due anni di Covid hanno prodotto danno non solo a chi aveva il virus, ma anche a quelli che avevano i tumori, problemi cardiaci, ai malati di diabete, cioè a tutti quelli che hanno dovuto aspettare perché avevamo una valanga di pazienti Covid negli ospedali”. E’ questo il pensiero del governatore, il quale però non considera che anche un cittadino vaccinato può contagiare e contagiarsi. Il vaccino è dunque uno strumento di prevenzione, che però non basta nel limitare, come da egli affermato, a limitare la diffusione del virus. Considerare, però, il Green Pass come strumento sanitario è stato l’errore che, insieme ad una variante molto contagiosa come Omicron ha generato un picco epidemico come mai si era verificato in Italia nei due anni di pandemia.

De Luca, però, insiste ed è sicuro che sia necessario il super green pass per accedere ai luoghi di lavoro. “Qualche anno fa – ricorda – nessuno si scandalizzava quando si andava a prendere servizio in un Comune o in un luogo pubblico e bisognava presentare il certificato sanitario per certificare che non si aveva la Tbc o che si stava bene in salute. In un Paese civile funziona così il rapporto con i cittadini”.

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