Guerra Ucraina, Mariupol sotto assedio. La testimonianza di un italiano: “sarà bagno di sangue, morti anche fra i civili”

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Un italiano, residente a Mariupol, dà una fotografia dell’attuale guerra in Ucraina: la città è sotto assedio, rischiano di andare di mezzo anche i civili

La città di Mariupol, nella zona sud dell’Ucraina, è stata accerchiata dalle truppe russe e dalle milizie popolari di Donetsk. Un italiano, Vittorio Rangeloni, che da sette anni vive nel Donbass, ha raccontato la situazione ai microfoni dell’AdnKronos, sottolineando come ci sia il rischio di “un bagno di sangue“. Secondo Vittorio, lecchese di origine, potrebbero esserci “enormi perdite, scorrerà molto sangue da entrambi le parti” e a pagare ”saranno anche i civili”, perché ”le milizie popolari hanno creato due corridoi umanitari dando alla popolazione la possibilità di uscire da Mariupol e andare a Donetsk o nella Federazione russa, ma i soldati ucraini glielo stanno impedendo facendo da scudo con i loro corpi. Domani o dopodomani andrò a Mariupol, o almeno lì vicino, per capire quello che succede”. Per ora dice di ricevere ”messaggi dalla popolazione di Mariupol che dicono di stare attenti, che sono stati minati i ponti, le strade e che i militari ucraini hanno creato posizioni nel centro della città, nei parchi gioco e negli asili”.

Rangeloni afferma che ”da domani inizieranno le operazioni di bonifica della città”, ovvero ‘‘si cercherà in modo molto difficile di avanzare o di far deporre le armi all’esercito ucraino, o di colpirlo dove si trova”. Ma sarà ”una battaglia molto difficile”. Anche perché a Mariupol ha la sua base il reggimento Azov, reparto militare ultranazionalista ucraino, e la 36esima brigata della Marina militare ucraina. ”Si sono trincerati in città e la città ora è assediata. Purtroppo ci sono tutte le premesse per una battaglia pesante”, conclude.

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