Guerra Ucraina, Abramovich avrebbe larga partecipazione nell’azienda che produce tank russi: intanto il Chelsea è in vendita

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Scandalo in Gran Bretagna: Roman Abramovich avrebbe una larga partecipazione nell’azienda siderurgica che produce tank per la Russia. Intanto il Chelsea sarebbe sul mercato per una cifra astronomica

Roman Abramovich, ormai ex patron del Chelsea, avrebbe una larga partecipazione nell’azienda siderurgica russa che produce materiali utili alla fabbricazione dei carri armati russi impiegati nell’invasione dell’Ucraina. Lo riporta il “Daily Mail”. Secondo gli analisti, Abramovich avrebbe cercato di evitare le sanzioni da Londra trasferendo le azioni di Evraz (il nome dell’azienda siderurgica in questione, seconda per importanza in Russia) 8 giorni prima che Putin invadesse l’Ucraina. Grzegorz Kuczyński, direttore del Programma Eurasia presso l’Istituto di Varsavia, ha dichiarato in merito: “c’era il rischio che questa società offshore diventasse oggetto di sanzioni. L’acciaio Evraz viene utilizzato, tra le altre cose, per costruire carri armati. L’azienda è importante per l’industria delle armi russa, in questo senso. È importante per i piani di guerra della Russia, anche per quanto riguarda l’Ucraina“.

Chelsea in vendita a un prezzo astronomico

Secondo la stampa inglese, Abramovich vorrebbe liberarsi di tutti i suoi asset britannici, compreso il Chelsea. Il club sarebbe stato messo in vendita, ma il prezzo richiesto sarebbe in grado di scoraggiare qualsiasi acquirente. Per diventare il nuovo presidente dei “Blues”, Campioni d’Europa in carica, servirebbero 3.3 miliardi di euro. Nel 2003, Abramovich acquistò il Chelsea per 150 milioni. Il miliardario svizzero Hansjorg Wyss, accreditato di un un patrimonio personale da quasi cinque miliardi di euro, ha dichiarato di essere stato contattato per partecipare all’acquisto del Chelsea.

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