Putin: “basta sanzioni, intesa solo se Ucraina accetta tutte le richieste”. Ma arriva l’attacco: “è a rischio prigione”

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Vladimir Putin ancora al centro dei discorsi europei: “rischia di finire in prigione”, ma lui non molla la presa

Vladimir Putin ha detto nel colloquio telefonico con il cancelliere tedesco Olaf Scholz che un’intesa con Kiev è possibile solo “se tutte le richieste russe” vengono soddisfatte. Il premier russo, nel nono giorno della guerra scatenata dal suo paese contro l’Ucraina, è tornato a parlare alla nazione dicendo di “non avere cattive intenzioni verso i Paesi confinanti”, ma ‘consigliando’ all’Occidente di non “peggiorare la situazione”. “Io consiglierei di non esacerbare la situazione, non introdurre nessuna restrizione. Noi continueremo a rispettare i nostri obblighi”, ha detto il presidente russo in un discorso trasmesso dalla televisione russa, tornando a difendere l’attacco all’Ucraina come un’azione difensiva, una risposta “ad azioni negative di altri Paesi verso la Russia”. “Credo – ha concluso il presidente russo – che ognuno debba pensare a come normalizzare la situazione e cooperare normalmente”.

Vladimir Putin “è a rischio di finire in prigione per i crimini di guerra che la giustizia internazionale gli potrà contestare per la guerra in Ucraina: lo ha detto il vicepremier e ministro della Giustizia britannico, Dominic Raab, ‘avvertendo’ il presidente russo che si tratta di “un rischio reale su cui egli deve ora riflettere” e devono riflettere anche “tutti i comandanti militari” di Mosca disposti a “continuare a eseguire ordini illegali”.

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