La simulazione della guerra nucleare: 85 milioni di morti in 45 minuti, la Russia attaccherà con 300 testate

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L’Università di Princeton, nel New Jersey, ha simulato la possibile portata di una guerra nucleare: più di 85 milioni di morti in 45 minuti, la Russia attaccherebbe con 300 testate i paesi NATO

Il mondo guarda con preoccupazione agli sviluppi della guerra in Ucraina. La NATO sta supportando l’esercito ucraino con rifornimenti umanitari e militari, ma non è entrata in azione dal punto di vista bellico: se così fosse, si parlerebbe di Terza Guerra Mondiale. Un oscuro riferimento spesso citato tanto dall’Ucraina, con l’intento di sottolineare la gravità di questa guerra, quanto dalla Russia, per convincere le potenze occidentali a non intervenire. A tal proposito, il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha rilasciato una dichiarazione da far tremare i polsi: “se ci sarà Guerra Mondiale, sarà nucleare“.

Il solo termine fa venire i brividi, ma forse non abbiamo realmente chiara la gravità dell’utilizzo delle armi nucleari in quello che sarebbe un conflitto fra NATO e Russia. Circa due anni fa, la prestigiosa Università di Princeton, nel New Jersey, ha pubblicato la simulazione di una guerra nucleare, come parte del programma Science and Global Security (SGS). La simulazione, chiamata “Plan A“, ha cercato di stabilire come si svolgerebbe la guerra, dall’utilizzo delle armi fino alla portata delle conseguenze.

Il conflitto sarebbe diviso in 3 fasi. Nella prima la Russia, con il vantaggio di essere il Paese che colpisce per primo, proverebbe a distruggere le basi nato in tutta l’Europa attraverso l’uso di 300 testate nucleari, l’Alleanza Atlantica risponderebbe con 180 delle proprie: totale delle vittime, 2.6 milioni di morti nelle prime 3 ore. La seconda fase, nominata “Counterforce plan“, vedrebbe la maggior parte delle forze militari europee distrutte, con gli USA costretti a un intervento massiccio con 600 missili scagliati contro la Russia: 3.4 milioni di morti in soli 45 minuti. Per finire, la terza e ultima fase, “Countervalue plan“: 30 città e centri economici più popolati colpiti da 5-10 testate ciascuna. Il bilancio delle vittime sarebbe di 85.3 milioni di morti in appena 45 minuti.

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