Guerra Ucraina, fosse comuni a Mariupol. L’arcivescovo di Kiev: “non si vedevano dai tempi di Stalin, è genocidio”

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Fosse comuni a Mariupol, non c’è più posto per seppellire i cittadini morti a causa della guerra. L’arcivescovo di Kiev parla di genocidio del popolo ucraino

Uccisioni di massa a Mariupol“, dai “tempi delle repressioni di Stalin non vedevamo sepolture di massa, fosse comuni“. Sono le tristi parole pronunciate da Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo di Kiev, nel 15° giorno consecutivo in cui infuria la guerra in Ucraina. Shevchuk parla apertamente di genocidio del popolo ucraino: “oggi la mia coscienza, la coscienza di ogni cristiano, ci costringe ad alzare la voce per far suonare nel mondo intero la decisa parola “NO”, dichiarare la forte protesta contro il massacro della gente in Ucraina. In particolare, in questi ultimi minuti abbiamo visto le uccisioni di massa nella città assediata di Mariupol. Questa città, fondata dalla comunità greca come città di Maria, oggi si è trasformata in un cimitero per decine, migliaia di persone“.

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