Messina, Unione dei sindacati di base sul Policlinico: “Una riorganizzazione che non può più aspettare”

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IN POLICLINICO MESSINA ALTRA INCHIESTA SU MORTE DONNA 27/8Giovedì scorso l’intervento di USB con i Lavoratori in Direzione ed oggi l’incontro fissato con il Direttore Sanitario. “Abbiamo ancora una volta fatto presente un’organizzazione del lavoro, dei servizi ed una gestione del Personale che non siamo più disposti a tollerare: turni con operatori che si trovano ad assistere un numero di pazienti ingestibile, regolarmente molto al di là degli standard consentiti, con le conseguenze immaginabili sulle responsabilità ed i rischi ”, è quanto afferma Rosi Lisitano, delegata USB e Rsu di Università e Policlinico, riferendosi alla delicata situazione dell’ospedale di Messina.

“Ed ancora”, continua la rappresentante USB “ferie negate da mesi per carenza di personale, straordinari non pagati, trasferimenti coatti e dal sapore punitivo, una filiera organizzativa numerosissima che presta il fianco ad altre logiche, ed una gestione del Personale intollerabile”. Il Direttore Sanitario si è impegnata in interventi immediati e ad un nuovo piano di riassetto organizzativo pronto per la fine del mese. USB ha quindi chiesto ed ottenuto un nuovo incontro all’inizio di maggio. “Ci aspettiamo un cambio di passo vero ed immediato per la gestione del personale, ed un riassetto organizzativo che garantisca agli operatori finalmente condizioni normali di assistenza e di lavoro ed ai cittadini standard di assistenza adeguati. E’ bene chiarirlo, dopo tutto questo tempo siamo al limite di sopportazione dei lavoratori e nel cassetto, se necessario, abbiamo una mobilitazione vera”. “Come se non bastasse”, conclude Lisitanooggi stesso USB ha chiesto un nuovo incontro al Rettore: non si fosse contenti di un blocco dei contratti che Renzi ha già portato fino al 2020, c’è ancora quella richiesta assurda del Policlinico a tantissimi Lavoratori di somme fino ad oltre 7.000 euro, regolarmente lavorate e pagate negli anni. Dopo i presidi e le manifestazioni, gli impegni chiari del Rettore e la sospensione della procedura per 60 giorni, adesso è tempo di mettere la parola fine a questa vicenda” .

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