Covid, Sileri: “giusto ridurre restrizioni e poi abolire green pass”

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Il sottosegretario alla Salute ha ricordato l’importanza della terza dose

“È giusto ridurre e successivamente rimuovere il green pass, è sbagliato pensare che non sia più necessario fare la terza dose”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, affidando ai microfoni di Radio Cusano Campus un messaggio importante per i cittadini in questa fase di passaggio dalla pandemia alla convivenza col Covid-19. “La vaccinazione – ha aggiunto l’esponente del governo – deve essere considerata una tutela sanitaria, che ci consente di essere protetti dalle forme gravi della malattia Covid-19, piuttosto che un adempimento amministrativo”. A fronte delle cautele dell’Oms, che ha invitato le Nazioni europee a non eliminare troppo rapidamente le misure di contenimento, Sileri ha ricordato come sia “proprio l’elevato tasso di vaccinazione, specialmente nelle fasce di popolazione più anziana, a consentire oggi in Italia il progressivo ritorno alla normalità. In altri Paesi, dove la copertura vaccinale nelle fasce di età più a rischio è più bassa, la variante omicron sta causando invece una impennata di ricoveri e di decessi. Anche in Italia si assiste in questi giorni ad una lieve risalita dei casi positivi, che non deve però allarmare in quanto il tasso di occupazione delle terapie intensive è ampiamente sotto controllo”.

“Né deve preoccuparci – ha proseguito Sileri – il progressivo aumento dell’incidenza della sottovariante Ba.2, considerata ancora più contagiosa di omicron: le prime evidenze scientifiche ci dicono infatti che essa non è clinicamente più aggressiva della variante originaria, e tre dosi dei vaccini attualmente disponibili continuano ad essere altamente protettive contro le forme gravi della malattia. Nel prossimo futuro sarà disponibile una nuova generazione di vaccini, aggiornati sulle varianti prevalenti, che potremo utilizzare per campagne stagionali simili a quelle per la vaccinazione anti-influenzale”. Sileri ha terminato il proprio intervento ricordando come lunedì 28 marzo sia la giornata mondiale sull’endometriosi, una patologia di cui soffrono solo in Italia circa tre milioni di donne. “Il ministero negli ultimi anni si è notevolmente impegnato sul tema, finanziando attività di ricerca e formazione sul territorio, ma è necessario creare maggiore consapevolezza nelle donne, che non devono esitare in caso di dubbi a consultarsi col proprio ginecologo/a di fiducia o con i centri specializzati presenti su tutto il territorio nazionale”, ha concluso.

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